E Cerchio accoglierà altri bambini 

Tedeschi mette a disposizione fino a 80 posti. Famiglia di profughi a Sante Marie

CERCHIO. Tra lunedì e martedì 21 bambini ucraini, insieme ad alcuni accompagnatori, lasceranno il Centro di accoglienza di Cerchio che li ospita dal 9 marzo per essere trasferiti a Cerignola (Foggia). Il Comune ha già messo loro a disposizioni ciò che potrà servire per il viaggio: un trolley, indumenti, soldi. Altri due nuclei familiari, per complessive cinque persone, verranno ospitati da Comuni marsicani. A Cerchio rimarrebbero 22 bambini con pochi accompagnatori. Si tratta per lo più di piccoli rimasti orfani, dei quali si dovrà far carico, in quanto tutore, il sindaco Gianfranco Tedeschi. «In stretta collaborazione con il tribunale per i minorenni dell’Aquila e l’Ufficio immigrazione della questura, mi adoperò perché questi bambini possano andare a scuola prima possibile», evidenzia Tedeschi, «quelli che frequentano le elementari rimangono a Cerchio, quelli delle medie, insieme ai ragazzi di Cerchio, andranno con lo scuolabus ad Aielli. Si tratta comunque di un unico istituto. Già ho preso contatti con il dirigente scolastico. Far frequentare a questi bambini la scuola insieme ai loro coetanei di Cerchio e di Aielli li aiuterà a socializzare e a integrarsi nella comunità che li ospita». Il sindaco si è subito adoperato perché i piccoli rimasti senza genitori fossero seguiti da un gruppo di psicologi. Immediatamente si è messa a disposizione l’Associazione medici di famiglia volontari per l’emergenza, presieduta da Domenico Barbati, coadiuvato dal collega Donato Aratari. Del gruppo fanno parte Paolo Manfreda, presidente Fondazione dei psicologi abruzzesi, Valentina Petrocco, Elisa De Foglio, Lisa Raglione, Emanuele Cerone e Tancredi Di Iullo. Non è escluso che dopo la partenza dei bambini per la Puglia ne arrivino altri. Tedeschi infatti ha dato la disponibilità ad accogliere fino a 80 bambini. Intanto, Elena Talantova, responsabile dell’associazione “La madre Ucraina”, che dallo scoppio della guerra si prodiga per aiutare i propri connazionali, è riuscita a procurarsi un generatore per un ospedale ucraino che potrà salvare tante vite umane. Lo porterà lei stessa con un mezzo fino al confine con la Polonia. Il Comune di Sante Marie ha accolto ieri un’altra famiglia ucraina. Sarà ospitata in una casa messa a disposizione da un privato. Si tratta di una coppia con tre figli.
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