l’azienda dei rifiuti 

E sui revisori Aciam è alta tensione Passerotti-Comuni

AVEZZANO. Fumata nera ad Aciam, dove il rinnovo del collegio dei revisori è saltato per il blitz del Comune di Avezzano e di altri centri minori che hanno fatto mancare il quorum necessario per...

AVEZZANO. Fumata nera ad Aciam, dove il rinnovo del collegio dei revisori è saltato per il blitz del Comune di Avezzano e di altri centri minori che hanno fatto mancare il quorum necessario per procedere con le nomine.
Assemblea ad assetto variabile all’azienda consortile di igiene ambientale, dove il bilancio della società partecipata, con 300mila euro di utili, è passato liscio liscio, mentre sulla nomina dei revisori dei conti si è scatenata la bagarre. L’abbandono del commissario prefettizio al momento fatidico, che avrebbe aperto le porte ai nuovi revisori dei conti della società dei rifiuti, frutto di un accordo tra i sindaci di Celano, Trasacco, San Benedetto dei Marsi, Carsoli e altri, ha fatto mancare il quorum.
Sul versante opposto c’era pure il consigliere regionale e sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante (Lega), che aveva chiesto in anticipo lo stop al voto con rinvio al post elezioni amministrative.
Nulla di fatto, quindi, almeno per il momento per i revisori di Aciam, dove l’asse Lega-Avezzano, ha fatto saltare il banco e agitare le acque.
«Sono rammaricato», afferma Cesidio Lobene, sindaco di Trasacco, «per la mancanza del quorum per il rinnovo del collegio dei revisori dei conti scaduti per l’abbandono del Comune di Avezzano. L’atteggiamento ha sminuito la funzione dei sindaci eletti dal popolo. Una delle aziende più sane del territorio è rimasta nel limbo per il capriccio di qualcuno. Resta un dato: dal 2012 a oggi i sindaci hanno sempre trovato un accordo, oggi col commissario prefettizio è saltato tutto. Se ne riparla la prossima settimana».
La battaglia, quindi, non finisce qui.
Il commissario ha un altro punto di vista. «La trasparenza», dichiara Passerotti, «costituisce un principio generale del nostro ordinamento giuridico specie nelle nomine di professionalità in enti pubblici-privati, come Aciam. Ciò viene disposto come una delle misure di prevenzione previste non solo dalla Costituzione: le norme sono richiamate anche nel piano anticorruzione Anac 2019. In quest’ottica ho avviato una manifestazione d’interesse per acquisire candidature da sottoporre all’attenzione dei soci per condividere con gli enti proprietari la nomina di due revisori di indicazione pubblica in assenza assoluta di criteri sia nello statuto che nei regolamenti».
Soddisfatto anche Angelosante. «L’elezione dei revisori sarebbe stata una mancanza di rispetto istituzionale», sostiene, «per quei Comuni, compreso Avezzano che è commissariato, che andranno al voto tra due mesi. Sarebbe giusto scegliere i componenti dopo le amministrative, mentre sembra strano che la Comunità montana commissariata da anni pretenda di votare: dovrebbe stare al di sopra delle parti». (m.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.