Ecco come si fronteggia l’emergenza

Dal terremoto alla tragedia della Costa, incontro a Roma della Scuola internazionale etica e sicurezza

L’AQUILA. Dal terremoto aquilano alla tragedia della Costa Concordia fino ai recenti attentati terroristici dell’Isis. Sono solo alcuni dei casi analizzati nel corso del dibattito promosso dalla Scuola internazionale etica e sicurezza L’Aquila in collaborazione con il Touring club Roma, che ha ospitato l’evento in piazza SS Apostoli, e l’associazione Sinopie. All’evento ha preso parte oltre alla fondatrice della scuola, Paola Guerra Anfossi, che all’indomani del sisma aquilano ha dato vista all’istituto di formazione, anche il vicepresidente dell’Ansa Fabio Tamburini, il docente universitario Luigi Norsia e Massimiliano Terzano, un giovane studente della scuola. Al centro del dibattito, dal titolo “La comunicazione etica e sicura in caso di crisi”, l’importanza che la formazione e la comunicazione abbiano nel saper riconoscere i segnali che precedono un’emergenza e nell’elaborare il giusto piano di azione, evitando così di essere sopraffatti dal panico. «Conoscere un rischio non permettere di evitare che l’emergenza arrivi», ha spiegato la direttrice Guerra Anfossi citando il caso aquilano, «ma consente di essere pronti ad affrontarla nel migliore dei modi. Ciò è possibile però solo se si ha un’adeguata formazione e, soprattutto, se si è in grado di comunicare con tutti gli attori coinvolti». L’incontro ha rappresentato, quindi, anche l’occasione per presentare il nuovo corso in Security & safety management, organizzato dall’istituto aquilano in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da Galdus, ente di formazione accreditato presso la Regione Lombardia, per formare professionisti della security certificati. Geopolitica, economia, tecnologia, studi sociali e giuridici sono gli ingredienti fondamentali del nuovo corso, della durata di 200 ore, che si terrà sia a Milano che all’Aquila e che prevede la possibilità di svolgere stage in aziende partner. «Il nostro obiettivo», ha aggiunto la Anfossi, «è formare e aggiornare dirigenti e professionisti, sia di aziende pubbliche che private, e renderli capaci di analizzare scenari nazionali e internazionali, elaborare e redigere strategie, policy e procedure di gestione dei rischi e riconoscere segnali di crisi». Al termine dell’incontro i partecipanti hanno avuto la possibilità di effettuare una visita privata nella Galleria Colonna accompagnati da Martina Gatti dell’associazione Sinopie.

Antonella Luccitti

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