Ecco la casa dei giovani che cambia colore

Poggio Picenze: inaugurata la struttura coperta di erba, graminacee e rampicanti La donazione realizzata grazie al contributo del giornale “La Provincia di Como”

POGGIO PICENZE. Una struttura “viva”, che cambierà colore col passare delle stagioni, il tetto coperto d’erba e graminacee e rampicanti lungo le facciate. È stato inaugurato ieri mattina, a Poggio Picenze, il nuovo centro di aggregazione per giovani e anziani finanziato grazie alle donazioni dei lettori del quotidiano La Provincia di Como, Lecco e Sondrio e dell’associazione nazionale cantanti, cui si sono aggiunti i contributi del Comune. Una struttura a zig-zag che contiene due sale più grandi, due più piccole con la biblioteca multimediale. Il centro è intitolato alla memoria di tre bambini morti nel sisma del 6 aprile 2009, Alena Ajrulai, Loris Cialfi e Valbona Osmani, le più piccole tra le cinque vittime di Poggio Picenze. Subito dopo il sisma era nato un comitato che ha iniziato una raccolta fondi e ha potuto contare sull’appoggio della nazionale cantanti e attori, rappresentata ieri a Poggio Picenze da Marco Conte. “Un salvadanaio per l’Abruzzo” ha seguito la nascita del progetto e i lavori di esecuzione. A raccontare il percorso che ha portato alla realizzazione dell’opera c’era Giorgio Gandola, ex direttore della Provincia dal 2005 al 2011 e oggi direttore dell’Eco di Bergamo. «Dopo aver visto la foto di una mamma che teneva in braccio il suo bambino dopo la scossa che ha distrutto la città», ha raccontato Gandola, «abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa di più che raccontare. Abbiamo scelto Poggio Picenze perché qui sono morti tre bambini e qui volevamo costruire la speranza per il futuro dei giovani, aiutati a crescere dagli anziani». Il centro di aggregazione è costato 728mila euro, 608mila donati dai lettori della Provincia di Como, Lecco e Sondrio, 100mila euro donati dalla Nazionale cantanti e 20mila dal Comune di Poggio Picenze.

È uno stabile all’avanguardia dal punto di vista energetico, in cui «i giovani potranno finalmente iniziare a rivivere il sociale e fare attività ludico-ricreative», ha spiegato il sindaco Antonello Gialloreto prima del taglio del nastro. La gestione sarà affidata al Centro sportivo italiano.

Raniero Pizzi

©RIPRODUZIONE RISERVATA