I numeri

Ecco le cifre previste dalla bozza in discussione

L’AQUILA. La prima bozza di proposta era quella del Senato accademico. Venerdì il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo l’ha recepita e modificata ulteriormente per giungere al quadro che dovrà...

L’AQUILA. La prima bozza di proposta era quella del Senato accademico. Venerdì il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo l’ha recepita e modificata ulteriormente per giungere al quadro che dovrà essere approvato il 30 luglio, ma che non dovrebbe subire modifiche rilevanti. Questo il sistema di contribuzione dal prossimo anno accademico, come previsto dal cda.

PRIMA RATA. È costituita in una prima parte da 140 euro di tassa regionale per il diritto allo studio e da 16 euro di bollo: totale 156 euro da pagare sempre, anche il prossimo settembre. La seconda parte prevede invece una tassa d’iscrizione fissata dal ministero di 198,39 euro e ulteriori 101,61 euro (una porzione della tassa contributiva), per un totale di 300 euro che nel 2014-15 non si pagherà perché ancora in vigore l’accordo di programma.

SECONDA RATA. È calcolata sull’indicatore Isee e va da un minimo di 100 euro per redditi da 0 a 15000 euro circa, a 220 per Isee di 20000 euro circa, fino a un massimo assoluto di 850 euro. Per gli iscritti in corso con almeno 12 crediti di attività annua e con reddito tra 0 e 10632 è previsto il rimborso della seconda rata. Questi studenti, quindi, non pagheranno per il 2014-2015 tasse e contributi. Per tutti gli altri si possono applicare una serie di deduzioni. Si distingue in deduzioni di merito (per chi s’iscrive la prima volta, per i diplomati con voto da 80 a 100 e per i laureati triennali da 100 a 110), deduzioni familiari (se si hanno sorelle o fratelli iscritti nel medesimo Ateneo o in Ateneo con accordo di reciprocità, cioè Teramo e Chieti), deduzioni dovute al welfare (maternità o paternità dello studente, perdita di lavoro di colui che produce il reddito, percentuali di disabilità), deduzioni relative al grado di attività dello studente durante l’anno (quantità di crediti acquisiti nell’anno). Per quanto riguarda quest’ultima si comincia a scontare da 12 crediti (in un anno ne sono previsti 60). Tutte le deduzioni possono concorrere ad abbattere la seconda rata per tutti.

AZIONE UNIVERSITARIA. Dopo le critiche arrivate nei giorni scorsi dall’Unione degli universitari, a esprimere soddisfazione per il lavoro dell’Ateneo sulla questione tasse sono i rappresentanti di Au. «Questo problema, prima o poi, andava affrontato e adesso è arrivato il momento di farlo», ha commentato in una nota il presidente di Au Luca Rocci (nella foto): «Le rette previste sono comunque tra le più basse d’Italia. Va fatta notare invece l’assoluta latitanza del Comune sul tema dei servizi».

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