Ecco le nuove aree dove sorgeranno le casette asismiche

3 Luglio 2009

Proteste a Monticchio e Bagno Qualche perplessità a Paganica Dolce: sono state scelte obbligate.

L’AQUILA. Cambia la geografia delle nuove case antisismiche. Se da un lato i lavori procedono rapidamente, dall’altro si continuano a monitorare le aree scelte. Dalle verifiche della Protezione civile è emersa la necessità di apportare dei cambiamenti. Così le nuove case non saranno più realizzate a Monticchio, Pianola, Assergi, Roio Piano e Paganica Nord. In sostituzione sono state individuate aree alternative a Roio Poggio, Roio 2, Assergi 2 (ex Cogefar), Paganica 2, Gignano, Coppito 2 e Coppito 3. Il cambio ha suscitato reazioni contrastanti. A Monticchio (domani alle 18 al campo Monticchio 2) e a Bagno (sabato al campo chiesa Bagno grande sempre alle 18), sono state convocate due assemblee perché i residenti vogliono le case vicine al paese. Hanno invitato tutte le istituzioni, a partire dal sindaco Massimo Cialente e dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.

A Paganica, dove la circoscrizione guidata da Ugo De Paulis aveva suggerito di scegliere una precisa area tra Paganica e San Gregorio, la decisione di individuarne una alternativa tra Bazzano e Paganica, esattamente tra il campo sportivo comunale e il distributore di benzina sulla Statale 17 bis, ha suscitato qualche perplessità. Abbiamo chiesto al professor Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico e responsabile del procedimento del progetto Case i motivi delle modifiche. «Le ragioni sono legate principalmente alle caratteristiche geotecniche dei terreni, in quanto la fondazione diretta, quella senza pali, richiede caratteristiche precise del terreno già a 4 metri di profondità per garantire una ricostruzione rapida. Sia chiaro che le aree escluse sono comunque edificabili, anche se non con le caratteristiche delle nuove case.

Questo lo preciso per tranquillizzare i proprietari. Basterà fare fondazioni profonde. Ad Assergi, invece, volevamo recuperare l’area ex-Cogefar. Faremo un’operazione di bonifica completa con demolizione dei fabbricati e pieno recupero dell’area anche in termini di salubrità. Nascerà un complesso di 3-4 edifici». Le nuove aree per il momento hanno subìto un’occupazione temporanea e molte torneranno nella disponibilità dei proprietari.

LE NUOVE CASE. Ordinati 6mila isolatori sismici, 1.200 già consegnati. Le piastre, posizionate tra il pilastro e la piastra su cui poggeranno le case, si muovono in caso di scosse. Possono avere oscillazioni fino a 52 centimetri. Il professor Gian Michele Calvi ha riferito che il terremoto del 6 aprile ha provocato oscillazioni in media di 12 centimetri. Finora nei cinque cantieri aperti sono state realizzate 65 piastre su 164 complessive. A cantieri aperti vi lavoreranno 6.500 operai.

TENDOPOLI ALLAGATE. Un violento nubifragio, durato pochi minuti, ha creato disagi e allagamenti nelle tendopoli.