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spazi elettorali «Norme non rispettate» Nella nostra città perdura un grave stato di mancanza di rispetto delle norme di democrazia. Nonostante sia stato già denunciato il grave danno provocato dalla...
spazi elettorali
«Norme
non rispettate»
Nella nostra città perdura un grave stato di mancanza di rispetto delle norme di democrazia.
Nonostante sia stato già denunciato il grave danno provocato dalla mancanza di spazi agibili per la pubblicità elettorale, l'amministrazione comunale è rimasta sorda a qualsiasi sollecitazione. Ci sono diverse comunità come Sant’Elia, Onna, Monticchio, Tempera, Collebrincioni, Filetto, Assergi che non hanno neanche un tabellone elettorale per l'affissione dei manifesti e potersi in tal modo informare su liste e candidati per le elezioni europpe o regionali. Anche in diverse zone della città, dove i tabelloni elettorali erano sempre presenti, come S. Sisto, S. Francesco, Torrione, Villa Comunale, Fontana Luminosa e Santa Barbara, oggi non c'é più alcuna possibilità di poter fare la giusta ed opportuna informazione.
L'unico auspicio è quello che l'amministrazione comunale voglia riconoscere le sue negligenze e porre in essere i dovuti interventi per accrescere la possibilità per le cittadine ed i cittadini di potersi adeguatamente informare.
Stefano Frezza
L’Aquila
Nusca
Lettera
a D’Alfonso
Caro D'Alfonso, credo che la primissima cosa da fare in Regione dopo le elezioni sia affrontare la questione che, oggi, ritorna con i fatti dell'Expo di Milano. La stampa e le tv vi danno giustamente risalto, e l'opinione pubblica torna ad esserne impressionata.
Ricompaiono fantasmi del Pci e della Dc e ritorna l'incrocio tra politica corrotta e imprenditoria scorretta. Ne sono strumento quasi sempre i grandi lavori pubblici. Ora, debbo ricordare che ingenti finanziamenti statali per la ricostruzione dopo il terremoto hanno già provocato in Abruzzo episodi deplorevoli.
Occorre, quindi, che il complesso meccanismo della ricostruzione assuma maggiormente i caratteri della trasparenza. In questo, torna fondamentale il ruolo della Regione che può, e a mio giudizio deve, emanare con urgenza, una normativa che snellisca l'iter per accedere ai contributi: norme chiare, dunque, che non lascino dubbi e non favoriscano discrezionalità interpretative.
Penso, inoltre, ad un codice etico che si accompagni a norme procedurali di garanzia. Non, per carità, al fine di creare nuovi vincoli burocratici: sono la lentezza e l'oscurità che favoriscono la corruzione. Dobbiamo perciò garantire trasparenza, rapidità e controllo successivo, integrando le normative nazionali assai carenti. Credo che la Regione possa chiamare per questo compito esperti di diritto, imprenditori, amministratori locali, alti funzionari della Regione.
Essi sono certamente in grado di formulare proposte che non implichino lentezze né burocratizzazioni.
Per un'opera comune confido in te, nel tuo rigore e nella tua limpidità morale, per dare agli abruzzesi la certezza che si apre anche in questo campo un cammino nuovo ed omogeneo al cammino nazionale.
Emilio Nusca
candidato alle regionali
ardUINI
I nodi
dell’università
Da più parti e fin dall’immediato dopo terremoto, l’Università degli Studi dell'Aquila è stata individuata come l’elemento fondante di qualunque strategia di ripresa economica e sociale del territorio aquilano. Proprio perché ritengo l'Università e la formazione elementi assolutamente strategici per far risorgere il territorio, sottolineo la grave notizia di come la Giunta Chiodi abbia inteso tagliare il fondo Fse 2014-2020 portandolo da 312 a 112 milioni di euro, così come il Fesr da 389 a soli 214 milioni di euro . L’azione delle politiche a seguito di disastri naturali deve vedere i produttori di conoscenza'come il fattore determinante per una rinascita del territorio dopo il sisma del 2009. Condivido la sintesi del pensiero della rettrice Inverardi che al suo insediamento sottolineava come il compito dell’Università deve essere quello di costruirsi una strategia di sviluppo che da una parte la rafforzi come sistema universitario e dall’altra la renda pervasiva da e verso i bisogni e le sollecitazioni del territorio».
Giampaolo Arduini
candidato alle regionali