Eroina per le scuole, otto arresti

Sequestrate 577 dosi di sostanza pura da sniffare e hashish

AVEZZANO. Trafficavano eroina pura da sniffare: la acquistavano a Scampia e la vendevano ad Avezzano, ma sono stati scoperti dalla Finanza e arrestati. Questo l'esito dell'operazione «Biancaneve», che ha portato in carcere e agli arresti domiciliari otto giovani di Avezzano tra i 18 e i 23 anni, mentre altri 18, tra cui ragazze e alcuni ragazzini di 15 anni, sono stati denunciati per concorso. In tutto è stato sequestrato quasi mezzo chilo di droga.

L'operazione. E' stata portata a termine dai finanzieri del nucleo mobile della compagnia di Avezzano dopo sei mesi di indagini culminati con l'esecuzione di decine di perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura di Avezzano. L'operazione antidroga, denominata "Biancaneve" per la eccezionale purezza dell'eroina sequestrata, ha consentito alla compagnia di Avezzano, guidata dal capitano Diego Morelli, di accertare un traffico di sostanze stupefacenti che vede implicate persone giovanissime, anche di 15 anni, che avevano fatto dello spaccio di stupefacenti la loro fonte principale di guadagno.

Gli arrestati. Le Fiamme gialle hanno arrestato otto giovani di Avezzano di età compresa tra i 18 a 23 anni. Quattro di loro erano finiti in cella a marzo nell'ambito della stessa operazione. Si tratta prevalentemente di giovani di «buona famiglia», insospettabili, ma che avevano avviato una vera e propria attività criminale e tessuto una rete di contatti finalizzata allo spaccio nella Marsica. Sono stati denunciati anche altri 18 ragazzi di Avezzano, tra loro c'erano anche liceali che si occupavano dello spaccio nelle scuole.

La droga. Sono state sequestrate 577 dosi di eroina, 291 di hashish, 9 flaconi di metadone e 1.300 euro in contanti. L'eroina proveniente da Napoli, secondo la Finanza, era purissima, con un principio attivo superiore alla media, al 45 per cento rispetto allo standard che si aggira intorno al 20 o 30 per cento. Si tratta di eroina da sniffare che arriva direttamente ai capillari, e quindi molto più pericolosa di quella da iniettare.  Una droga che sta prendendo piede sempre più velocemente per il costo di una dose, intorno ai 30 euro, accessibile anche ai teenager. Il fatto che può essere consumata sniffando la polvere o aspirandone i fumi dopo averla riscaldata allontana tra i più giovani la paura della siringa, e fa sembrare socialmente accettabile questo tipo di droga quanto la cocaina.

Il traffico. La droga proveniva esclusivamente dall'area del Napoletano, e più in particolare dal quartiere di Scampia, noto per essere il quartiere generale della camorra. Veniva trasportata ad Avezzano dai giovani marsicani con cadenza settimanale, al massimo quindicinale. A turno e con delle vere e proprie staffette, raggiungevano Napoli utilizzando la superstrada del Liri fino a Sora e poi fino a Cassino.

I nascondigli. La droga è saltata fuori dopo i numerosi sopralluoghi della Finanza. Sono state perquisite le abitazioni degli arrestati e dei denunciati. In un'occasione la cocaina era stata nascosta in piena campagna. I cani antidroga hanno trovato ben 130 fiale in un nascondiglio tra la vegetazione. Le altre dosi erano in diverse abitazioni.

Le armi. Durante un sopralluogo sono stati trovati anche quattro fucili e 250 munizioni. Non è stato ancora chiarito, però, se le armi abbiano a che fare con l'attività di spaccio. Tra gli altri oggetti sequestrati ci sono anche 18 telefoni cellulari, cinque personal computer, un'automobile, una moto Yamaha, materiale elettronico, bilancini di precisione e strumenti per la preparazione delle dosi destinate allo spaccio.

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