La zona delle valanghe sul Monte Velino

AVEZZANO

Escursionisti dispersi, vento e rischio valanghe fermano le ricerche (per ora)

A 23 giorni dalla loro scomparsa sul Monte Velino i soccorritori fanno i conti con il maltempo in attesa di tornare ad utilizzare il georadar

MASSA D'ALBE. Le forti raffiche di vento che continuano ad imperversare in quota e l’alto rischio valanghe fermano anche oggi e momentaneamente le ricerche dei 4 escursionisti dispersi sul Monte Velino. A causa del vento e della neve che si è accumulata in questi giorni, è alto il rischio valanghe a Valle Majelama e non ci sono le condizioni per i soccorritori per lavorare in sicurezza.

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Le squadre del Soccorso alpino, Guardia di finanza, carabinieri, polizia, vigili del fuoco ed Esercito sono rimaste a terra stanno continuando a lavorare, analizzando meteomont per valutare il pericolo valanghe e capire come e quando ripartire con le ricerche in sicurezza.

"Le abbondanti nevicate che si sono accumulate", spiegano al Soccorso alpino (Cnsas) Abruzzo, "rendono necessaria un’attenta attività di bonifica per liberare le creste dalla neve accumulata, anche attraverso l’impiego di piccole cariche esplosive: operazione già effettuata tre settimane fa".

Appena le condizioni climatiche lo permetteranno e l’ambiente delle ricerche sarà reso sicuro, si tornerà ad utilizzare il georadar, messo gratuitamente a disposizione da un’azienda di Milano, per scandagliare e analizzare che cosa si cela sotto l’alto strato di neve accumulata.