L'ex parroco di Pizzoli e Rocca di Cambio durante il processo a Trieste per omicidio

L'AQUILA

Ex parroco condannato per omicidio, nessuna sanzione canonica

Il cardinale Petrocchi rompe il silenzio sul caso di don Paolo Piccoli: fino alla sentenza definitiva spetta all'imputato la "presunzione di innocenza"

L'AQUILA. Nessuna sanzione canonica per il prete condannato per omicidio. Il cardinale arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Petrocchi rompe il silenzio sul caso di don Paolo Piccoli, ex parroco di Rocca di Cambio e Pizzoli, riconosciuto colpevole dalla Corte d'Assise di Trieste del reato di omicidio volontario aggravato, con condanna a 21 anni e 6 mesi di reclusione.

Il porporato aquilano commenta così la vicenda: "Abbiamo appreso, con grande tristezza, la notizia della pesante condanna inflitta a don Paolo Piccoli. È stata anche resa nota la volontà sua – e dei legali che lo difendono – di ricorrere in appello. Manifestiamo profondo rispetto per il verdetto espresso dalla Corte d'Assise di Trieste, nella consapevolezza che - come sancito dal Codice civile e da quello canonico – fino alla sentenza definitiva spetta all'imputato la "presunzione di innocenza". Su questa dolorosa vicenda è la ragione che fa-verità (e non il turbamento emotivo, per quanto comprensibile) che deve guidare il giudizio e attivare le scelte opportune. Per questo, siamo in attesa di acquisire ulteriori informazioni, necessarie per un "discernimento" obiettivo e a tutto campo, che consenta di dare valutazioni sagge e di prendere decisioni adeguate. Con ferma convinzione, auspichiamo che si faccia giustizia, in tutto e per tutti, affinché ciascuno risponda, alla legge di Dio e degli uomini, secondo le sue effettive responsabilità". Don Paolo Piccoli è l'unico imputato del procedimento.

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