Fascio di luce verso il cielo: la città ricorda i 309 angeli 

Nel giorno del lutto, fiori e cerimonie nei luoghi diventati simbolo della catastrofe

L'AQUILA. Il freddo, il silenzio, il buio attraverso il quale filtra un fascio di luce si è innalzato da piazza Duomo verso il cielo, a simboleggiare il legame di chi resta con chi se n’è andato quella tragica notte. Poi i 309 rintocchi, scanditi dalla campana della chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante) alle 3.32, nel momento esatto in cui 14 anni fa tutto è cambiato. Non poteva iniziare che così il giorno del ricordo in una città che cerca ancora nelle sue ferite le ragioni per guardare avanti, pur senza dimenticare. Il giorno del lutto e del ricordo, difatti, tra parole, musica e simboli.
I FIORI
Il vescovo ausiliare Antonio D’Angelo, il sindaco Pierluigi Biondi, il senatore Guido Liris, il prefetto Cinzia Teresa Torraco, tra gli altri, hanno partecipato a un momento di riflessione e preghiera che ha accompagnato la deposizione di fiori di fronte all’ex Casa dello studente di via XX Settembre. Alle 3.32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa delle Anime Sante suonerà 309 rintocchi, uno per ogni vittima del sisma.
Alle 8.45 il sindaco Biondi ha partecipato a un momento di riflessione e alla deposizione dei mazzi di fiori di fronte alla Casa dello studente di via XX settembre, in ricordo di Antonietta Centofanti, una delle persone più attive nell’organizzare le iniziative per ricordare la tragedia e zia di uno degli studenti che persero la vita nel crollo di quel fabbricato. Poco più tardi, un’altra deposizione alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, così come al cimitero dell’Aquila, questa volta per iniziativa dell’ Anps, associazione nazionale polizia di Stato, che ha organizzato il concerto della Fanfara della polizia, in mattinata, all’Auditorium del Parco.
I GIOVANI
Una giornata che ha visto tanti giovani protagonisti, a partire dagli studenti delle superiori, sia nel polo scolastico di Colle Sapone che al Parco della Memoria. «Ci siamo riuniti», spiegano studenti e docenti dell’istituto d’Aosta, «prima in raccoglimento a ricordo delle persone legate alla nostra scuola che hanno perso la loro vita quattordici anni fa e poi, insieme agli altri istituti della città, abbiamo rivolto il nostro pensiero a tutti i ragazzi che non ci sono più. Infine, a piazzale Paoli abbiamo partecipato a un momento di confronto spontaneo sui tanti spunti che questa giornata ci dona ogni anno. Anche questa è scuola».
L’OPEN MIC
Un microfono aperto al Parco della Memoria per dare voce a ricordi, speranze, sogni. Con l’acqua che scorre nelle vasche a dare un senso di continuità. Presenti, a rappresentare docenti e personale scolastico Antonello Passacantando, coordinatore di educazione fisica e sportiva dell’Usr Abruzzo, Paola Iachini, vice direttore Usr, oltre alla dirigente scolastica Gabriella Liberatore. Tra i gruppi che hanno aderito anche i Bikers del capoluogo, il Motoclub dei vigili del fuoco ( sezioni L’Aquila, Rieti e Terni), Blue nights, motoclub della polizia penitenziaria, Doomstriker e i Valle Raio bikers. L’accompagnamento musicale è stato affidato ai ragazzi del Liceo musicale. Momento di riflessione e raccoglimento per la presenza di familiari delle vittime.
IL LUTTO CITTADINO
Ieri è stato anche il giorno del lutto cittadino, proclamato dal sindaco Biondi con un’ordinanza che ha previsto l’esposizione delle bandiere degli uffici pubblici a mezz’asta e il divieto di attività ludiche e ricreative. Negozi, imprese, attività artigianali e altre organizzazioni pubbliche e private sono stati invitati a sospendere l’attività lavorativa fino alle 11. Molte le adesioni a questo invito. Alcuni commercianti hanno deciso di lasciare abbassate le saracinesche per tutta la giornata.
LE LITURGIE
Nel pomeriggio, nella chiesa delle Anime Sante, la messa in Coena Domini con monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare, per la lavanda dei piedi a dodici ragazzi della parrocchia di San Marco Evangelista e degli scout dell’Agesci L’Aquila 3, nati nel 2009 e nel 2010. Durante la celebrazione c’è stato il ricordo di bambini e ragazzi che hanno visto i loro sogni spezzati dalla furia del terremoto. Sempre nella basilica di Santa Maria del Suffragio fino alla mezzanotte preghiera silenziosa all’altare della Riposizione. Nell’arco della giornata, la basilica è rimasta aperta dalle 7 alle 24 per consentire la visita alla Cappella della Memoria e la preghiera dei defunti.
LA PARTECIPAZIONE
Il sindaco Biondi ha ringraziato con commozione tutti coloro che hanno operato per la riuscita del programma di questi due giorni di celebrazioni, «che ha testimoniato ancora una volta come la città e il territorio non dimenticano quanto tristemente accaduto e abbiano sempre la ferrea volontà di omaggiare le nostre sorelle e i nostri fratelli che quella notte ci hanno lasciato, condividendo il forte dolore che ancora oggi pervade i cuori delle loro famiglie. In questo senso», ha detto ancora, «il grazie va alle istituzioni, a cominciare dalla prefettura dell’Aquila, dalla Regione e dalla Provincia, a tutte le forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alle strutture tecniche e amministrative del Comune che hanno lavorato in prima fila, nonché a tutti i parenti delle vittime, i cittadini e a coloro che hanno voluto esserci vicini anche in questa triste commemorazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA