Fca cede e i sindacati fermano lo sciopero alla Magneti Marelli di Sulmona

L’azienda convoca un incontro per discutere sui nuovi turni. La Cgil: confronto riaperto, ma qualsiasi scelta è degli operai

SULMONA. La mobilitazione di lavoratori e sindacati scuote i vertici della Magneti Marelli che convocano un incontro per martedì alle 9 in fabbrica. Vista la massiccia adesione agli ultimi scioperi – pari al 90 per cento – e gli animi surriscaldati dei lavoratori, che hanno dato mandato alla Fiom Cgil di seguire la vertenza, il sindacato ha per ora interrotto la mobilitazione in atto, sospendendo le 16 ore di sciopero programmate su ogni turno.

«Qualunque risultato dovesse scaturire dal confronto negoziale con la direzione aziendale sarà portato a valutazione e voto dei lavoratori», avvertono le Rsa e Alfredo Fegatelli della segreteria provinciale della Fiom-Cgil, «a seguito della comunicazione formale da parte della direzione aziendale per un incontro, previsto per il 24, conveniamo sulla sospensione dell'attuazione delle 16 ore di sciopero vista la riapertura del confronto. I lavoratori, riuniti in assemblea con sciopero, all’unanimità, hanno dato mandato alla Fiom di portare avanti la vertenza per modificare l’attuale organizzazione del lavoro. Vista la straordinaria partecipazione dei lavoratori a questa lotta e soprattutto dopo il rinnovato mandato dato alla nostra organizzazione ci sentiamo sempre più responsabili nel portare avanti una vertenza in modo trasparente con il pieno coinvolgimento dei lavoratori».

Le richieste restano: gli investimenti per l’aumento e il miglioramento della capacità produttiva; il raggiungimento di una intesa su organizzazione e carichi di lavoro; la modifica delle attuali turnazioni; l’implementazione dell’occupazione; la verifica delle postazioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori; un ulteriore pacchetto di 16 ore di sciopero per riaprire la trattativa.

Al centro della protesta continuano a restare i nuovi i turni, entrati in vigore da ottobre scorso sul modello americano. La rivoluzione d’Oltreoceano nel gruppo Fca (Fiat Chrysler Automobiles) prevede l’inserimento dei sabati e delle domeniche all’interno dei giorni lavorativi, che porta la settimana dai 15 turni canonici ai minimo 18 o massimo 20. Dunque, più lavoro per le tute blu sulmonesi con aumenti in busta paga, con la domenica che viene calcolata come un giorno festivo e la maggiorazione che ne consegue sullo stipendio. Questo perché, in base alla nuova organizzazione aziendale, si lavora di mattina, pomeriggio e notte non più soltanto dal lunedì al venerdì (dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6), ma anche il sabato e la domenica.

Federica Pantano

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