Festa della Liberazione Cerimonia alla Villa e festa in centro storico

Stamani consegna delle medaglie del ministero della Difesa Associazioni in campo con mostre, assemblee e spettacoli

L’AQUILA. Le cerimonie ufficiali per il 25 aprile culmineranno stamani alle 10,30, alla Villa comunale, con la consegna della medaglia della Liberazione. Il riconoscimento è stato attribuito dal ministero della Difesa alla memoria di Aurelio Nardelli, di Avezzano, «valoroso combattente della Resistenza». Il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio si congratula coi familiari «dell’illustre concittadino». Insignito dello stesso riconoscimento anche Antonio Sericchi, residente a Celano. Sarà presente al conferimento anche il sindaco di Celano Settimio Santilli.

LIBERA L’AQUILA. Una giornata di «liberazione antifascista nel centro storico» è stata promossa per oggi da oltre 15 associazioni del territorio. “Libera L’Aquila” prevede spettacoli, performance, proiezioni, laboratori, assemblee, musica dal vivo, dj set, breakdance, writing e mostre fotografiche. «L’idea di un 25 aprile di lotta e al tempo stesso festoso nasce per ribadire che L’Aquila e l’Abruzzo sono antifascisti, che è necessario – e doveroso – lottare contro vecchi e nuovi fascismi e per una comunità più aperta, inclusiva, accogliente, solidale», dicono gli organizzatori. A Palazzo Fibbioni, ai Quattro Cantoni, dalle 11 ci sarà la proiezione del documentario “La tratta dei migranti in Libia: Europa o morte”, di Marco Salustro. A seguire la proiezione di Onna 44, realizzato dagli studenti dell’Accademia dell’Immagine, e di “La strage degli innocenti”, di Antonio Gasbarrini. Alle 16, invece, in scena lo spettacolo teatrale “No-Storia di un rifiuto”, di Giancarlo Gentilucci. A Piazza San Bernardino, a partire dalle 15, letture liberate, musica dal vivo e il format “Debut-25 aprile, liberiamoci da Feisbuc”. Sempre in piazza ci sarà un’assemblea dove sono state invitate le maggiori realtà di lotta dei territori abruzzesi, oltre che da fuori regione (dai No Tap pugliesi ai No Tav piemontesi). «Rilanciamo insieme», affermano i promotori dell’iniziativa, «le esperienze di lotta che negli ultimi anni hanno visto tornare in primo piano le istanze territoriali, focolai di resistenza a un modello di sviluppo imposto, contro le decisioni prese dall’alto dalla politica istituzionale che continua a non tenere conto delle esigenze specifiche di città, paesi e campagne».

«L’invito è rivolto a tutti/e coloro che credono che l’antifascismo e la liberazione siano un patrimonio da spendere soprattutto nel presente e nella costruzione di un altro modello di società. La liberazione si fa giorno per giorno e iniziando dai posti in cui abbiamo scelto di vivere». Sempre a San Bernardino ci saranno dj set e musica live (a cura di Jamrock Records e Hip Hop Accademy), performance dei Prisoners, un laboratorio di costruzione della tradizionale pupazza abruzzese, graffiti e banchetti informativi. In piazzetta Nove Martiri, Corso, Quattro Cantoni e portici ci saranno infine tre mostre: “Testa per Dente” sui crimini fascisti in Jugoslavia negli anni ’40, “Le nuove resistenti”, sulle donne che oggi fanno dell’antifascismo una pratica quotidiana, e una mostra itinerante sulla resistenza italiana ed europea.