Festa patronale con le ragazze di Playboy 

Trasacco, il parroco don Francesco insorge contro l’iniziativa di un locale di invitare le conigliette

TRASACCO. Festa di San Cesidio e Rufino “bollente” a Trasacco, dove ad alzare la temperatura in paese, sono arrivate le conigliette di Playboy: le quattro avvenenti ragazze al bar “Gran caffè” di Giuseppe Taricone, detto “Pilato”, che hanno distribuito copie della rivista, hanno alimentato il volume d’affari dell’intraprendente commerciante, scatenando però la profonda ira del parroco.
«Sono addolorato», ha scandito ieri mattina il sacerdote dal pulpito rivolto ai tanti fedeli, «perché spesso e volentieri le feste patronali vengono usate per mettere in gioco il corpo umano. Proprio ieri sera sentivo che in qualche locale c’è stato qualcosa di poco gradevole come spogliarelli. Non è giusto usare le feste patronali per questi scopi. Non è giusto mettere l’uomo alla merce, non solo perché è un grande peccato, ma anche per il rispetto, perché viene meno la dignità della persona. Cerchiamo di fare della nostra vita qualcosa di bello. Anche Trasacco, la nostra città nata sul sangue dei Martiri, non può perdersi in un bicchiere d’acqua, ma deve cercare di rendere vivo e profondo il mistero di questa bellezza». Sacro “macchiato” dal profano quindi per il parroco Francesco Grassi, che ha visto nelle conigliette di Playboy il diavolo tentatore nel programma della festa dei patroni del paese che, come tradizione ultracentenaria di fede, vede il “sacro Braccio” del santo offerto al bacio dei fedeli e poi passato sulla gola. Il “laccio di San Cesidio” è una devozione che, fino alla fine del 1800, era molto sentita in Italia. (m.s.)
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