Fiaccole alle finestre e sui balconi: la città illumina la notte di dolore 

L’AQUILA . Due giorni di dolore per la città dell’Aquila. Nel dodicesimo anniversario dal sisma che colpì la città nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, i familiari delle vittime e tutta la...

L’AQUILA . Due giorni di dolore per la città dell’Aquila. Nel dodicesimo anniversario dal sisma che colpì la città nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, i familiari delle vittime e tutta la municipalità tornano a chiedere la mobilitazione simbolica dell’Italia per non dimenticare e l’accensione di una luce sui balconi e alle finestre di tutto il Paese. L’epidemia da coronavirus, infatti, impedirà la fiaccolata che tradizionalmente, fino al 2019, ha attraversato il centro della città. Anche il consueto programma delle celebrazioni ha subìto variazioni, a seguito delle disposizioni governative per il contrasto del contagio.
LA FIACCOLATA VIRTUALE. Per il secondo anno consecutivo il Comune e i comitati dei familiari delle vittime hanno lanciato un appello all’Anci nazionale e regionale affinché i sindaci e gli italiani, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, accendano nei comuni e alle loro finestre, una luce di speranza. Un appello raccolto da moltissimi e in particolare dai rappresentanti del coordinamento nazionale “Noi non dimentichiamo”, una rete che raccoglie in tutta Italia diciotto tra associazioni e comitati di familiari delle vittime di alcune tra le principali tragedie avvenute nel Paese negli ultimi anni.
CERIMONIA RELIGIOSA. Alle 18 di domani, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in piazza Duomo, si svolgerà la celebrazione liturgica presieduta dall’arcivescovo dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo-Molise), il cardinale Giuseppe Petrocchi. Durante la cerimonia religiosa sarà data lettura dei nomi delle vittime del sisma; successivamente il primo cittadino Pierluigi Biondi pronuncerà un breve intervento. Immediatamente dopo, il sindaco, il prefetto Cinzia Torraco e il cardinale renderanno omaggio alle lapidi delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria situata all’interno della chiesa. Alle 21, in piazza Duomo, sarà azionato il dispositivo che emetterà un fascio di luce che si staglierà verso il cielo. Alle 21.15 i 309 rintocchi di campana risuoneranno in centro storico. Seguirà, a cura di un vigile del fuoco, l’accensione di un simbolico braciere posizionato nei pressi della chiesa. Presenzieranno il prefetto, il sindaco, il cardinale, e il sindaco di Cugnoli (Pescara) Lanfranco Chiola, in rappresentanza dei Comuni del cratere sismico.
IL 6 APRILE. Nel dodicesimo anniversario del sisma, martedì alle 10.30, sindaco, prefetto e arcivescovo parteciperanno alla cerimonia commemorativa organizzata all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza alla presenza del comandante, generale di divisione Cristiano Zaccagnini. Alle 12 il primo cittadino, il prefetto, l’arcivescovo, il presidente della Regione Marco Marsilio, il presidente del consiglio comunale Roberto Tinari, un rappresentante dei Comitati dei familiari delle vittime e il sindaco di Villa Sant’Angelo Domenico Nardis, in rappresentanza dei Comuni del cratere, si ritroveranno davanti al sito della Casa dello studente, in via XX Settembre, per omaggiare e ricordare le 309 vittime.
IL LUTTO. Per l’intera giornata di domani è stato proclamato il lutto cittadino. È stata disposta l’esposizione a mezz’asta delle bandiere situate sugli edifici delle amministrazioni pubbliche. Con il provvedimento si invitano le attività commerciali ad abbassare le saracinesche fino alle 11. Nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, il comitato dei familiari delle vittime del sisma intende comunque organizzare un momento di condivisione. «E allora il 6 aprile, quando torneremo a essere in zona arancione», fanno sapere, «sarà possibile andare nell’area antistante il Parco della memoria, all’ingresso principale di Piazzale Paoli, di fronte alla Villa comunale, e sotto il grande telo che raccoglie i nomi delle vittime chi vorrà potrà lasciare viole o primule che verranno messe successivamente a dimora».
IL CONCERTO. Il Conservatorio Casella intende ricordare le 309 vittime del terremoto, tra cui alcuni suoi studenti, con un concerto il 5 aprile. Dal giorno successivo si potrà seguire su tutti i canali social del Conservatorio. Il concerto vuole essere anche un omaggio all’Aquila, diventando, da quest’anno in poi, un appuntamento fisso delle commemorazioni del 6 aprile aperto gratuitamente ai cittadini.
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