Firmano in 200: via l’orso da Scanno

23 Giugno 2014

Le incursioni si moltiplicano, petizione per chiedere al Parco misure più efficaci

SCANNO. Le rassicurazioni sulla non pericolosità per l’uomo e sulla intensificazione della vigilanza non sono bastate a calmare gli animi dei residenti dopo le recenti incursioni dell’orso nel centro abitato di Scanno.

In paese si è dato il via a una raccolta di firme per chiedere ai responsabili del Parco d’Abruzzo di allontanare i plantigradi che si aggirano attorno al centro montano. Agli allevatori, agli agricoltori e a tanti cittadini gli “incontri ravvicinati” con l’orso per strada non piacciono. «L’orso è dannoso» è quanto scritto nella lettera che già è stata sottoscritta da quasi duecento residenti «per chi con sacrifici alleva animali e coltiva i propri campi in attesa di poterne raccogliere i frutti». Ma nella nota è scritto a chiare lettere che «fa paura soprattutto alle mamme che non si sentono più sicure di mandare i propri figli a giocare nei boschi e nei prati».

L’orsa Gemma e qualche altro esemplare che si aggirano attorno a Scanno stanno ricominciando a destare più di qualche preoccupazione. Il Parco ha annunciato nei giorni scorsi nuove misure di sicurezza nei confronti degli animali. Anche le pallottole di gomma potrebbero essere un deterrente. La tecnica, già sperimentata soprattutto in Alto Adige, è efficace e autorizzata. Molti però non sono convinti dalle rassicurazioni. Un orso, notato con un collare di colore rosso, ha ucciso pochi giorni fa due maiali all’interno di una stalla. È rarissimo che l’orso aggredisca l’uomo. Ma l’animale, che compare spesso anche vicino alle case, attacca il bestiame e fa strage di ortaggi.

Massimiliano Lavillotti

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