Folle investimento a Cerchio: travolti vice sindaco e figlio

L’automobilista è stato fermato poco dopo e poi denunciato ma le versioni sulla vicenda sono contrastanti. Il sindaco Tedeschi: «Azione volontaria, ha rischiato il linciaggio»
CERCHIO. Ha investito due persone, padre e figlio. Poi si è allontanato. È stato fermato poco dopo e portato in caserma. Poi è stato denunciato a piede libero.
«Nient'altro che un fatto annunciato». Per il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, i drammatici fatti di ieri sono «un epilogo scontato». Non è dello stesso parere l’avvocato dell’indagato, Roberto Verdecchia, che rivela la presenza di un video, girato dal suo stesso assistito, «che dimostra un’altra verità». Saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza sull’accaduto. Di certo sono stati momenti di tensione e rabbia. Di paura e smarrimento. Col rischio, reale, che il conducente dell’auto fosse linciato dai suoi stessi compaesani. «Tutti noi eravamo smarriti di fronte all'accaduto. Soprattutto per le provocazioni di quest'uomo dopo aver investito due persone. Quando continuava a lanciare gestacci di compiacimento. A dimostrazione del fatto che si sente impunito». L’INVESTIMENTO
Tutto ha inizio alle 15.40 di ieri, in via della Casetta, a Cerchio, subito fuori lo stabilimento agricolo di proprietà del vice sindaco Mario Mancini. Stando al racconto di alcuni presenti e dello stesso sindaco Tedeschi, Eolo Tucceri, 41enne già nei guai in passato per atti persecutori, alla guida della sua Passat Wolksvagen, «ha prima cominciato a fare avanti e indietro con l’auto davanti all’azienda, a forte velocità. Poi, dopo una richiesta di confronto da parte di Mancini, l’accelerata a travolgerlo sull’asfalto, lasciandolo a terra senza sensi», prosegue il primo cittadino. Ma è tutto da dimostrare. «Il figlio della vittima, Yuri, che ha assistito all'incredibile scena, si è subito lanciato all'inseguimento dell'auto, intenta ad allontanarsi. A quel punto Tucceri ha investito anche lui, scaraventandolo contro i cancelli di un'abitazione lungo la strada», ha concluso. I residenti e gli operai dell'azienda agricola si sono riversati in strada. Hanno soccorso i feriti e richiesto l'intervento immediato delle forze dell'ordine e del personale del 118. All'arrivo dei sanitari, il giovane è stato medicato e trasportato al punto di primo soccorso di Pescina. Salvo poi essere trasferito all'ospedale di Avezzano per accertamenti. Suo padre, al contrario, non ha inizialmente ripreso conoscenza, rendendo necessario il trasporto in urgenza al pronto soccorso di Avezzano. Dove entrambi si trovano tuttora.
LE REAZIONI
Nel frattempo lungo via delle Casette si è scatenato il caos. Decine di cerchiesi sono stati trattenuti dalle forze dell'ordine, in preda a forte agitazione. «Il responsabile ha seriamente rischiato un'aggressione di massa», ha spiegato Tedeschi. Ma non solo. L'uomo, dopo aver investito due persone, si sarebbe appostato poco distante. «Era a circa 200 metri dal punto dell'investimento. Ci fissava e gesticolava, col pollice ad esultare. Richiamando l'attenzione e l'ira dei presenti, esasperati per i reiterati colpi di testa di questo personaggio, che è pericoloso. Solo una ventina di giorni fa», ha aggiunto il sindaco di Cerchio, «ha cercato di investire un dipendente comunale, mentre si trovava in compagnia del figlio minorenne. È stato talmente molesto che il funzionario si è visto costretto ad imbracciare una pala per difendersi, temendo per la propria incolumità».
LE INDAGINI
Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Avezzano. In corso la raccolta delle testimonianze dirette. Compresa quella della giornalista e scrittrice Alina Di Mattia, che sui social, ieri sera, ha scritto: «Tra Mario e Yuri Mancini c’ero anche io. Gli avevo portato il caffè. Sono salva per miracolo. Hanno investito due persone davanti ai miei occhi. È stato un investimento premeditato. Ho avuto l’istinto di spostarmi. Non mi piaceva l’avanzare inusuale dell’auto». Già acquisito il video girato dall’indagato. Si cercherà inoltre di ricostruire i minuti che hanno preceduto l’investimento. E non è escluso che i dispositivi digitali delle persone coinvolte possano essere posti sotto sequestro.
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