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13 settembre

13 Settembre 2025

Oggi, ma nel 1970, a New York, negli Usa, lo statunitense Gary Muhrcke, pompiere newyorkese del 1940, in 2 ore 31 minuti 38 secondi, si aggiudicava la prima edizione della maratona della Grande mela, promossa dal sodalizio "New York road runner", presieduto dal biologo e docente alla Yeshiva university Vincent Chiappetta del Bronx, ma col padre Luigi arrivato a “NY” da Fiumefreddo Bruzio di Cosenza in Calabria. Appuntamento annuale -sviluppato in collaborazione col sopravvissuto all’olocausto Fischel Lebowitz, alias “Fred Lebow” da Arad in Romania, direttore di gara dal '70 fino al '94- destinato a diventare l’evento podistico più partecipato al mondo. Erano 127 gli iscritti che si cimentavano percorrendo i 42 chilometri 195 metri attraverso i cinque grandi distretti cittadini e tagliavano il traguardo 55 concorrenti (nella foto, particolare, il vincitore Muhrcke al taglio del nastro del finish). Tra loro vi era una sola donna, Nina Louise Marmorino maritata Kuscsik, del 1939, di Brooklyn, che comunque non completava il tracciato. Nessun italiano al via. I primi atleti col tricolore saranno Marco Marchei, Luciano Mazzanti e Franco Ambrosioni, nell’edizione di otto anni dopo.

Marchei, originario di Castignano, in quel di Ascoli Piceno, ma milanese d’adozione dal ’77, classe 1954, agguanterà il quarto posto, la cosiddetta medaglia di legno, il 22 ottobre 1978, in 2 ore 16 minuti 54 secondi. L’1 agosto 1980 parteciperà, sempre come maratoneta azzurro, alla XXII Olimpiade di Mosca: chiudendola al 35° posto. Poi bisserà la partecipazione a cinque cerchi a Los Angeles, il 12 agosto 1984, completando la prova al numero 43. L’84 sarà l’anno della prima volta di un italiano sul gradino più alto del podio della maratona di New York con Orlando Pizzolato, da Thiene, nel vicentino, del 1958, che trionferà, in 2 ore 14 minuti 53 secondi, il 28 ottobre. E ripeterà l’impresa anche l’anno successivo, il 27 ottobre 1985. Poi nell’86, il 2 novembre, toccherà a Pier Giovanni “Gianni” Poli, altro figlio del Belpaese, proveniente da Lumezzane, nel bresciano, del 1957. L’ultimo sarà Giacomo Leone, da Francavilla Fontana di Brindisi, nel ’96, il 3 novembre, con il brillante tempo di 2 ore 7 minuti 52 secondi, che dopo il suo risultato da corridore europeo sarà anche destinato a segnare l’inizio della lunga stagione contrassegnata dal predominio degli africani: soprattutto sotto la bandiera keniota con altre 15 prime piazze fino al 2024.