Fondazione Carispaq festeggia 30 anni e “regala” due mostre 

Un’esposizione dedicata a Teofilo Patini, l’altra a Pietrosanti Tracciato un bilancio delle attività: progetti per 65 milioni 

L’AQUILA. Seimila progetti di terzi finanziati per oltre 43 milioni di euro, 22 milioni di euro destinati invece per finanziare progetti propri: è quanto la Fondazione Carispaq nei suoi 30 anni di attività ha investito nella provincia dell’Aquila. Ieri pomeriggio, in occasione della ricorrenza dei trenta anni della Fondazione Carispaq, nella sede a Palazzo dei Combattenti, si è svolta l’iniziativa “Palazzi aperti”. Nel salone, a fianco di Domenico Taglieri, attuale presidente della Fondazione, c’erano Marco Fanfani e Roberto Marotta, il presidente dell’assemblea dei soci Fabrizio Marinelli e il segretario Generale David Iagnemma. A fare gli onori di casa la giornalista Angela Ciano. Numerose le autorità civili e militari intervenute, tra cui il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco. La ricorrenza del trentesimo anniversario è stata sottolineata anche attraverso due mostre. La prima dedicata a Teofilo Patini, grande pittore ottocentesco di Castel di Sangro, con l’esposizione di opere inedite, dalle collezioni della stessa Fondazione Carispaq e di Bper Banca, di cui la Fondazione è socia, per ribadire il legame di proficua collaborazione tra le due istituzioni. Una collaborazione nata per valorizzare sempre di più un partenariato anche artistico iniziato nel 2016, quando fu inaugurata la mostra “Memoria e appartenenza” che espose opere della collezione ex Carispaq oggi Bper Banca. La seconda mostra, in un ideale dialogo con la prima, è stata dedicata all’artista aquilano contemporaneo Roberto Pietrosanti. «Un impegno di cui possiamo essere soddisfatti e che è stato portato avanti in questi anni nel segno della condivisione delle scelte e di un attento ascolto delle istanze provenienti dal territorio», ha dichiarato il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri. Tra le opere esposte nella mostra, “San Carlo Borromeo fra gli appestati”, bozzetto per la pala d’altare realizzata da Teofilo Patini per la cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio dell’Aquila, opera andata distrutta con il terremoto dell’Aquila del 2009. Tra le altre opere, era anche possibile ammirare “Pastori con pecore e aquilotto”, bozzetto per “L’aquila”, il celebre dipinto custodito nella biblioteca Salvatore Tommasi dell’Aquila.
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