Fondazione Carispaq Soldi alle imprese e agli studi sul sisma

Solo 50 richieste per i prestiti da 100mila euro Fondi per Porta Napoli, Collemaggio e l’università

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L’AQUILA. Soldi alle imprese, al recupero di monumenti-simbolo dell’Aquila devastata, come Porta Napoli e Collemaggio, ma anche all’Università per un istituto multidisciplinare che studierà il terremoto. Questi, in sintesi, i progetti della Fondazione Carispaq che ha approvato il bilancio consuntivo 2009. Il 16 aprile scade il mandato del Cda presieduto da Roberto Marotta (nella foto).

«Il bilancio migliore nella storia della Fondazione», afferma soddisfatto il presidente. Il consuntivo, 4.584.721 euro di utile, «prevede erogazioni per 2,5 milioni» al netto di accantonamenti e riserve. Un anno difficile, il 2009, alla luce della catastrofe. «Ci siamo dedicati alla fase della ricostruzione. La Fondazione è referente nella gestione dei fondi raccolti dell’Acri (Associazione fondazioni e casse di risparmio) tra tutte le fondazioni italiane».

Si tratta di circa 12 milioni messi a disposizione del patrimonio culturale e delle associazioni, delle piccole imprese e dell’Università». Tuttavia, finora sono state solo 50 le richieste di credito agevolato senza garanzia che prevedono singoli stanziamenti pari fino a 100mila euro più 30mila in termini di liquidità. «Mi auguro», auspica Marotta, che punta alla riconferma, «che vi sia un massiccio accesso a queste provvidenze per avviare il rilancio delle attività economiche nel cratere». Ma per ora, come si dice in gergo tecnico, «il cavallo non beve». La situazione economica è asfittica, gli effetti del sisma paralizzano gli investimenti, il ricorso al credito è scarso e languono le iniziative di intrapresa.

Fra gli interventi finanziati si segnalano il recupero di Porta Napoli all’Aquila (250mila euro); la copertura della basilica di Collemaggio; il completamento del restauro della Cattedrale di San Panfilo a Sulmona (150mila, che si aggiungono all’analogo importo del 2008); completamento dell’acquisto di un acceleratore lineare per l’ospedale di Avezzano dove si sta realizzando un centro di radioterapia per la cura dei malati oncologici.

Nel settore ricerca scientifica, la Fondazione ha sostenuto l’attività dell’Università, entrando come socio nell’omonima Fondazione. Nell’ateneo aquilano (stanziati 2 milioni) nascerà anche un centro multidisciplinare di studi sul terremoto nell’ambito del dipartimento di Ingegneria strutturale. Entro un anno la Fondazione conta di tornare nella sua vecchia sede alla Fontana luminosa (palazzo dei Combattenti) dove riaprirà anche lo sportello bancario.

Il bilancio consuntivo vede crescere la redditività. L’avanzo di esercizio è pari a 4.584.721 di euro contro i 3.830.238 del 2008. Nel 2008 furono erogati 2,3 milioni di euro. La Fondazione (patrimonio di oltre 138 milioni) nell’ultimo triennio ha realizzato utili pari a 11.761.165. Il totale erogato è stato di oltre 6 milioni. Uno dei progetti più ambiziosi è il Distretto culturale. Confermato l’impegno (insieme all’Aias) per il centro residenziale riabilitativo formativo «Casa villa Gioia Glenn Doman» di Sulmona.

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