Furti, quattro colpi nella notte: rubati un camion e motoseghe

Per introdursi in uno dei punti vendita hanno praticato un buco sul tetto e danneggiato le telecamere. Tra le vittime, Francesco D’Amore, presidente della Cna: «È l’ottava volta, poi vengono a dirmi che non c’è allarme sicurezza»
AVEZZANO. Quattro colpi tra le 22.30 e la mezzanotte di martedì. Tutti lungo la Tiburtina Valeria, nel territorio di Cappelle dei Marsi, frazione di Scurcola. Dove sorgono le attività commerciali della periferia di Avezzano. Portati via, nel complesso, un autocarro, motoseghe, decespugliatori, denaro contante e attrezzatura agricola. Dalle modalità delle effrazioni sembrerebbe esserci un legame con quella che era stata denominata “la banda del buco”. Proprio perché aveva messo a segno una serie di furti introducendosi negli stabilimenti della Marsica forando le mura degli edifici. Il primo furto in un deposito di materiali edili di proprietà di un 74enne di Avezzano. Qui i ladri hanno tagliato la recinzione con le cesoie e, una volta all’interno, rubato un Fiat Ducato bianco e materiale vario, in corso di quantificazione. Usciti dallo stabile, si sono spostati in un locale di vendita di merce agricola appartenente a una 72enne di Avezzano. Sono saliti sul tetto e hanno praticato un foro. Poi si sono calati nel negozio e hanno portato via motoseghe, decespugliatori e altra attrezzatura. Anche in questo caso in corso di inventario. Hanno quindi raggiunto un’attività vicina, dedita al commercio di vernici e rivestimenti per esterni, la cui amministratrice è un’avezzanese di 50 anni. Per prima cosa hanno estratto l’hard disk del sistema di video sorveglianza. Poi hanno forzato il registratore di casa e preso il denaro contante. Non più di 150 euro. Infine la visita al magazzino di proprietà di Francesco D’Amore, presidente della Cna. «È l’ottavo furto che subisco in cinque anni», spiega. «Hanno messo in confusione gli uffici. Fortunatamente non sono riusciti a portare via nulla». Lo stesso D’Amore ci rivela che dalle telecamere di sorveglianza, poi danneggiate dai malviventi, si vedono chiaramente «tre ombre, forse quattro. Per primo hanno rubato l’autocarro, poi hanno completato il giro. Continuano a dirci che non c’è un allarme sicurezza. E lo vengono a dire a me?». Sul posto una pattuglia dei carabinieri di Magliano de’ Marsi e la radiomobile di Tagliacozzo. Indagano ora i militari di Scurcola Marsicana.