Giornata di affluenza nei cimiteri della Marsica

2 Novembre 2013

Avezzano, superlavoro dei vigili urbani per evitare ingorghi nel traffico A Celano restaurato il monumento a Mariannina, simbolo del sisma del 1915

AVEZZANO. Un fiore e una preghiera per i defunti. Centinaia di persone hanno affollato ieri i cimiteri di tutta la Marsica in occasione della commemorazione dei morti. Polizia municipale in forze ad Avezzano dove nel pomeriggio è stata celebrata la santa messa dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro. Fiori e lumini accesi nei camposanti di tutti i Comuni del territorio in ricordo di chi ci ha lasciati. In tanti si sono recati ieri da mattina a sera a commemorare i morti prendendo parte alle celebrazioni eucaristiche che si sono tenute nelle cappelle dei cimiteri. Ad Avezzano, dove la Scav società che gestisce il trasporto pubblico in città presieduta da Aldo Rocchi ha intensificato le corse da e per il cimitero, fin dalla mattina c'è stata una grossa affluenza di cittadini tanto che è stato necessario potenziare il servizio di controllo. «Siamo stati impegnati in forza fin dalle prime ore della mattina vista la grande affluenza di parenti e amici in arrivo al cimitero», ha spiegato il comandante della Polizia locale, Luca Montanari, «abbiamo inviato due pattuglie e quattro uomini per monitorare la situazione dentro e fuori il camposanto e gestire il traffico. Non ci sono stati problemi con venditori ambulanti, tutti regolarmente autorizzati». Oggi la Scav metterà a disposizione un bus per i collegamenti al cimitero. Il servizio partirà da piazza Risorgimento, lato via Marconi, dalle 9 alle 16 no stop.

CELANO. Il monumento a Mariannina Letta, ragazza morta nel terribile terremoto del 1915, appena restaurato è tornato al suo posto all’ingresso del cimitero. L’inaugurazione ieri pomeriggio alle 14.30, alla presenza del parroco don Claudio Ranieri che ha benedetto il monumento, il sindaco Filippo Piccone, l’assessore al turismo e promotore dell’iniziativa Ezio Ciciotti, Nazario Mascitti, la restauratrice Francesca Cardinale e Gianvincenzo Sforza che anni fa chiese alla famiglia proprietaria del monumento di donarla alla città. Don Claudio nel corso della cerimonia ha letto il racconto dell’avvocato Agostino Di Renzo “Il sogno infranto”, dove si narra la storia di Mariannina, giovane promessa in sposa al notaio Nino Paolini, il sogno di una vita insieme infranto il 15 gennaio del 1915, quando Mariannina rimase sotto le macerie della sua abitazione. La statua che la raffigura fu voluta dal suo sposo, per anni il monumento è rimasto abbandonato, fino a quando si è voluto restaurare e collocare all’ingresso del cimitero. «Oggi ricordiamo una ragazza che rappresenta tutti i defunti del terremoto del 15», ha detto Piccone, «come comunità ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per far si che la statua, donata a Celano dalla famiglia Marrana, trovasse la sua giusta collocazione». Il restauro finanziato dalla fondazione Carispaq. (e.b. e d.c.)

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