Giudice blocca le domande alla Guzzanti: è scontro

1 Novembre 2014

Processo Casematte, tensione durante il breve interrogatorio della regista Ascoltati anche la Pezzopane, il sindaco Cialente e l’ex manager Marzetti

L’AQUILA. Tensione al processo sull’occupazione e danneggiamenti delle Casematte di Collemaggio nel quale sono imputati undici componenti del Comitato 3e32.

Ieri si è svolto l’interrogatorio della regista Sabina Guzzanti, ma molte delle domande a lei rivolte sono state bocciate dal giudice Giuseppe Nicola Grieco in quanto fuori tema e con poca attinenza alle imputazioni.

Del resto, prima dell’interrogatorio, la stessa Guzzanti aveva confidato a uno degli avvocati della difesa di non avere molto da dire sulla specifica contestazione. Questi stop imposti dal giudice hanno dato luogo alle rimostranze di un legale poi zittito d’autorità dal magistrato.

«La mia testimonianza», ha poi commentato la Guzzzanti, «è stata inutile visto che ho potuto rispondere soltanto a due o tre domande».

«A Casematte sono andata a girare qualcosa, a seguire qualche dibattito, come molti aquilani, non ho vissuto in prima persona le vicende della sua occupazione», ha poi aggiunto.

Ha anche precisato che in base alle frequentazioni di Casematte e altri luoghi come le tendopoli, ha trovato molti spunti per realizzare il film «Draquila».

La sua deposizione è stata preceduta da quella del sindaco Massimo Cialente, il quale ha sostenuto di avere chiesto all’attuale manager Asl di ritirare la denuncia presentata contro l’occupazione abusiva di quell’area, le «Casematte», di proprietà dell’Azienda sanitaria. E anche di avere chiesto al manager Silveri di poter avere quell’area in uso per il Comune ma la trattativa non decollò.

La senatrice Stefania Pezzopane non ha mancato di elogiare, come aveva fatto anche il sindaco poco prima, l’importanza dell’uso di quegli spazi nel post-sisma come luoghi di aggregazione non solo per i più giovani non essendoci alternative.

L’ex manager Roberto Marzetti, poi sostituito dallo stesso Silveri, ha raccontato di avere autorizzato l’uso dell’area.

Sono poi sfilati anche altri testimoni, tutti della difesa, tra i quali lo psichiatra Alessandro Sirolli e l’antropologo Antonello Ciccozzi.

Il processo è stato poi aggiornato al 6 febbraio del prossimo anno, data nella quale il giudice, sentite le difese e prima ancora il pm onorario, Andrea Marin, entrerà in camera di consiglio.

L’Azienda sanitaria, tramite gli avvocati Fabio Alessandroni ed Erminio Di Timoteo, aveva anche inoltrato una richiesta di danni per cinquantamila euro in occasione della prima udienza del processo.

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