Voleva rubare la bici, tunisino senza fissa dimora aggredisce un 16enne e la madre

Il giovane, 19 anni, è stato arrestato per tentata rapina. La donna presa a pugni. Colpito e ferito al volto anche un carabiniere libero dal servizio, intervenuto in soccorso
AVEZZANO. Cerca di rubare la bicicletta a un ragazzino di 16 anni e aggredisce la madre intervenuta in difesa del figlio. La scena si svolge sotto gli occhi di un carabiniere in borghese che rimedia un pugno in faccia. Il protagonista dell’ennesimo episodio di violenza in città è un tunisino di 19 anni, che ora si trova nel carcere di San Nicola in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
È accusato di tentata rapina ai danni di un minore e di lesioni nei confronti della madre e del carabiniere. L’episodio è accaduto in piazzale Matteotti. Un luogo noto per essere teatro di bivacchi, soprattutto di cittadini stranieri senza fissa dimora, che spesso si rendono protagonisti di episodi di microcriminalità: dallo spaccio di droga alle risse, fino a vere e proprie aggressioni a scopo di rapina, come in quest’ultimo caso.
Questi i fatti. Il pomeriggio del Primo maggio, festa dei lavoratori, una giovane mamma decide di uscire con il figlio approfittando della bella giornata di sole. Madre e figlio raggiungono piazza Matteotti, meglio noto come piazzale della stazione. Il 16enne si diverte in sella alla sua bici sotto gli occhi della donna. Ma qualcuno decide di turbare quel momento di serenità. Il ragazzino, infatti, richiama l’attenzione di un giovane extracomunitario. Uno dei tanti, senza fissa dimora, che girovaga in piazza Matteotti.
Lo straniero lo strattona per rubargli la bicicletta. Il ragazzino cerca di resistere. Alla fine l’aggressore gli porta via il casco da ciclista. Richiamata dalle urla del figlio, la donna si lancia all’inseguimento del ladro per cercare di recuperare il casco rubato e rimedia un pugno. La scena si svolge sotto gli occhi di un maresciallo dell’Arma, libero dal servizio, che non ci pensa due volte a intervenire, dopo aver allertato i colleghi. Anche lui viene colpito con un pugno. Nel frattempo, sul posto, arriva una pattuglia dei carabinieri. Il ladro viene raggiunto ed immobilizzato. Per il tunisino scatta l’arresto. Del fatto viene subito avvisato il pubblico ministero di turno, il procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, che dispone il trasferimento in carcere.
Ora il 19enne si trova richiuso nel penitenziario di Avezzano in attesa dell’udienza di convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano. Le accuse sono di tentata rapina ai danni di un minore e lesioni. Il militare coinvolto ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso. È stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Prima di essere condotto in carcere, il tunisino è stato portato nella caserma dei carabinieri di Avezzano per l’identificazione.
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