Giunta, Cialente tira dritto

Il sindaco al Pd: chi ha problemi parli con Bersani

L'AQUILA. «Se il Pd ha qualche problema ne parli con Bersani. E a chi dice che 12 assessori sono troppi rispondo che, nella situazione in cui ci troviamo, sarebbe meglio averne anche di più». Parole ferme, quelle del sindaco Cialente che ieri ha ufficializzato il ritorno in giunta del Prc.

La presentazione del neo assessore Fabio Pelini - chiamato ad occuparsi di assistenza alla popolazione, ricostruzione partecipata e di politiche del lavoro - ha fornito al sindaco l'occasione per fare il punto della situazione. E per rispedire al mittente le critiche arrivate dal Pd aquilano che solo un mese fa aveva giurato pieno sostegno al primo cittadino allora dimissionario.

«Ho apprezzato molto la decisione di Rifondazione di rientrare in giunta e di rimettersi a faticare, perché abbiamo problemi serissimi da affrontare» ha esordito Cialente nella conferenza stampa tenuta con Pelini. «Ora l'obiettivo è quello di dare presto un alloggio alle persone ancora ospitate negli alberghi. Abbiamo già predisposto un pacchetto di richieste da portare al tavolo della Struttura per la gestione dell'emergenza».

Pelini ha detto «di voler subito censire gli alloggi liberi del progetto Case e di condividere la proposta dell'assessore Stefania Pezzopane di un testo unico delle norme in materia di assistenza alla popolazione. È da qui» ha chiarito «che intendo ripartire per dare voce ai "senza diritti"». In quanto al ritorno nella maggioranza, Pelini ha spiegato che «a dare la spinta al Prc sono state le dimissioni del sindaco e il conseguente rischio di un altro pesante commissariamento».

Quindi, la questione dei mal di pancia nel Pd aquilano. «Invito chi ha problemi a parlarne con il segretario nazionale Pierluigi Bersani che io ho già incontrato» ha sottolineato Cialente. Decisa anche la replica a Iritale sull'incapacità di coivolgere le giovani generazioni. «La grande occasione ci sarà tra un anno con le elezioni» ha tagliato corto il sindaco ricordando, però, di aver affidato ai giovani la responsabilità di quasi tutte le commissioni consiliari.

Poi, il punto sulla ricostruzione. «Quella leggera è finita. Abbiamo speso 556 milioni, 128 milioni in meno del previsto. Adesso sono rimasti i fondi della ricostruzione pesante che è ferma, visto che riceviamo solo 6-7 progetti al giorno. Siamo in condizione di partire anche con il centro storico, ma i progetti non arrivano e qualcuno deve spiegare il perché di questo stallo. Domani chiederò a Letta di partecipare a un incontro con gli Ordini e con la struttura tecnica di missione. Bisognerà dare risposte ai 17 punti sollevati dai professionisti. Solo allora il meccanismo potrà decollare».

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