"Giustizia per Marco", il grido dei 5mila alla fiaccolata di Celano

Tanti giovani vestiti di rosso e palloncini al corteo in memoria del 15enne travolto e ucciso da un pirata della strada
CELANO. C’erano tutti gli amici di Marco. C’erano i suoi familiari. C’erano persone che neanche lo conoscevano Marco Zaurrini, ma che hanno voluto indossare qualcosa di rosso, il colore preferito dal giovane, e stringere in mano una fiaccola. Soprattutto, c’erano 5mila cuori a battere per il ragazzino di 15 anni investito e ucciso da un pirata della strada lungo la Statale che unisce Paterno a Celano. Quel Luigi Antidormi che è agli arresti domiciliari. La famiglia del giovane ha organizzato la manifestazione per onorare la sua memoria, ma soprattutto per chiedere giustizia e per sollecitare l’introduzione del reato di omicidio stradale all’interno dell’ordinamento italiano. Il corteo è partito da piazza IV Novembre. Tante maglie rosse e più di 700 torce offerte dalla confraternita di Sant’Angelo. Solo qualche momento di tensione è stato vissuto alla fine della manifestazione, in piazza, quando due extracomunitari, probabilmente ubriachi, hanno iniziato una lite, interrotta immediatamente da polizia e carabinieri.
Commovente il messaggio letto dalla cugina Maria Paola: «Qualcuno si è permesso di dire che ci sono state persone che hanno strumentalizzato la morte di Marco. La morte di Marco ha un solo colore. Il rosso. Quello del sangue lasciato sull’asfalto quella sera e il colore che stasera avete voi tutti addosso. Grazie a voi tutti da parte di zio Giuseppe e zia Rossella».
«Non vogliamo vendetta ma giustizia» ha detto Paolo D’Onofrio, referente per l’Abruzzo dell’Associazione delle vittime e delle famiglie delle vittime della strada, «signori politici, ma le leggi le fate voi o no?». Ad ascoltarlo anche tanti sindaci della Marsica con la fascia tricolore. E poi c’erano tanti giovani, a cominciare dai compagni dello Scientifico, e tanti bambini.
A Simone Zaurrini, fratello di Marco, è stata donata una targa. All’evento hanno partecipato anche padre Riziero Cerchi e i componenti dell’associazione “Genitori di stelle, figli della speranza”. Alla famiglia hanno portato il saluto il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e il vescovo dei Marsi Pietro Santoro. Presenti inoltre il sindaco di Celano, Settimio Santilli, l’onorevole Filippo Piccone, la senatrice Stefania Pezzopane, il presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, e il consigliere regionale Maurizio Di Nicola.
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