sottoservizi in centro storico, replica agli ingegneri 

Gli architetti: l’assegnazione è legittima 

L’AQUILA. «La revoca immediata, da parte della Gran Sasso Acqua (Gsa), dell'incarico di direttore dei lavori per il secondo lotto dei sottoservizi nel Quarto di San Marciano, all’Aquila, all'architett...

L’AQUILA. «La revoca immediata, da parte della Gran Sasso Acqua (Gsa), dell'incarico di direttore dei lavori per il secondo lotto dei sottoservizi nel Quarto di San Marciano, all’Aquila, all'architetto Luca Carosi, quale rappresentante di Casarchitettura». A chiederlo, in una nota, è l'Ordine degli Ingegneri della provincia dell'Aquila. «Da approfondimenti documentali», scrivono gli Ingegneri, «è risultato che la Gran Sasso Acqua ha emanato, il 22 maggio 2018, un bando di gara per direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza dei 5 lotti in cui è stato suddiviso il secondo stralcio dei lavori per la realizzazione dei nuovi sottoservizi nel centro storico dell'Aquila e che è stata seguita una procedura aperta, con criterio di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Tra i requisiti di idoneità richiesti nel bando di gara», prosegue l'Ordine degli Ingegneri, «vi erano quelli relativi a prestazioni per servizi resi nelle categorie specialistiche per legge di competenza dei soli Ingegneri, che escludono le competenze dell'architetto». L’Ordine degli Ingegneri, «a tutela delle competenze esclusive della professione di ingegnere, chiede la revoca immediata dell’incarico in quanto totalmente in contrasto con le norme e, di conseguenza, la riattivazione della procedura di assegnazione della direzione dei lavori a soggetto abilitato. In mancanza di ciò l'ordine sarà costretto a richiedere la revoca dell’incarico nelle sedi competenti». Intanto, gli Ingegneri hanno richiesto alla Gran Sasso Acqua, ai sensi della vigente normativa, copia di tutti gli atti di gara e di assegnazione dell’incarico alla società Casarchitettura. Sull'argomento è intervenuto il presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia dell'Aquila, Edoardo Compagnone, che ha sottolineato come «la figura dell'architetto rientri, a pieno titolo, nelle competenze relative alla direzione dei lavori e a tutte le prestazioni richieste nello specifico. Nei prossimi giorni la questione sarà oggetto di un'attenta verifica. Resta l'amarezza per un'entrata a gamba tesa, da parte degli Ingegneri, che non rende merito alla professionalità della categoria degli architetti».