Le ricerche nella neve sul monte Velino

AVEZZANO / AGGIORNAMENTI

Gli escursionisti non si trovano, i soccorritori: "Sarà lunga e dura, noi restiamo qui"

Filato via il quinto giorno consecutivo delle ricerche sul monte Velino. Domani si ricomincia approfittando della pausa del maltempo che consentirebbe di portare in quota anche il battipista scavatore con l'elicottero. In arrivo anche una sorta di sonar delle nevi dalla Val d'Aosta

MASSA D'ALBE. Solo una breve pausa nel maltempo prevista per domani mattina può aiutare i soccorsi sul Velino alla ricerca dei quattro avezzanesi dispersi da sei giorni: la pausa maltempo consentirebbe di portare in quota sia il nuovo personale sia un battipista scavatore ("gatto delle nevi") via elicottero da Ovindoli per aiutare a rimuovere la neve.

Anche la giornata di oggi delle ricerche, la quinta consecutiva, non ha dato esito. Solo una parte dei soccorritori è riuscita a salire in quote con le ciaspole (il vento forte ha impedito il consueto impiego degli elicotteri) e a battere con le sonde l'area della valanga sotto la quale si trovano gli escursionisti. Si tratta di un'area di un fronte di neve profondo anche 9 metri, lungo 2 km e largo mediamente almeno 100 metri. Per questo sta arrivando anche dell'attrezzatura elettronica dalla Valle d'Aosta che scandagli la profondità nevosa alla ricerca di oggetti metallici.

Ma a preoccupare i soccorritori è anche l'incertezza sull'effettivo luogo dove possono essere finiti Tonino Durante 56 anni, GianMauro Frabotta, 33, Gianmarco Degni, 26 e Valeria Mella, 25, domenica scorsa: il ritrovamento dell'auto dei 4 vicino al rifugio più avanti dell'inizio della valle non dà alcuna certezza sul percorso effettuato dai dispersi. Sono state trovate delle tracce, e bonificate altre zone limitrofe, ma non è stato trovato alcunché. Nei prossimi giorni non è previsto un meteo favorevole e se dovesse nevicare i soccorsi subirebbero una battuta d'arresto.

Nel campo base di Massa d'Albe c'è commozione e dolore. Ma anche fermezza e la convizione di dover fare tutto il possibile. "L'operazione non sarà breve né facile ma saremo qui fino a quando sarà conclusa", sono le parole del dirigente della Protezione civile regionale Mauro Casinghini . «Sono ore di angoscia, uno dei momenti più difficili della storia di questo territorio, dopo il terremoto. Le difficoltà di questi giorni non hanno però mai fermato l'instancabile macchina dei soccorsi, contribuendo ad intensificare gli sforzi e alimentando una speranza sempre viva», commenta Tiziano Genovesi consigliere comunale delegato dal sindaco Giovanni Di Pangrazio. "Si lavora senza sosta e senza arrendersi allo sconforto - sottolinea Genovesi - c'è un tavolo tecnico permanente che coinvolge le amministrazioni di Avezzano, di Magliano, di Massa d'Albe, restiamo qui".

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