Gli hacker attaccano la Provincia «Ma nessun dato è andato perso» 

L’ente ha sventato l’assalto, messo in sicurezza l’archivio digitale. Restano alcuni problemi in Regione Oggi visita ispettiva del Pd all’ospedale San Salvatore: «Confronto col personale su eventuali criticità» 

L’AQUILA. Dopo la Asl e la Regione Abruzzo, anche la Provincia dell’Aquila finisce nel mirino degli hacker. Nei giorni scorsi, una serie di attacchi informatici ha messo a dura prova il sistema dell’ente ma nessun dato sensibile è stato trafugato. La Provincia è dunque riuscita a respingere l’offensiva dei cybercriminali, mettendo al sicuro l’archivio informatico. «Nessun dato è andato perso», confermano dall’ente, non nuovo ad assalti informatici. Alcune incursioni degli hacker erano state sventante già nei mesi scorsi ma ora, dopo il maxi furto di dati sensibili subìto dalla Asl 1 a opera della cyber gang Monti, l’allerta è massima in tutto l’Abruzzo. Quello alla Provincia è soltanto l’ultimo dei recenti attacchi informatici indirizzati alle strutture pubbliche abruzzesi: nelle ultime ore, infatti, sarebbe sotto assedio anche la rete informatica degli uffici della giunta regionale.
le difese informatiche
Sugli attacchi sono in corso le indagini della polizia postale. Non si è trattato di un unico attacco ma di azioni ripetute volte a penetrare i sistemi informatici della Provincia. Che tuttavia hanno retto l’urto degli hacker. Ed è per questo che anche il presidente Angelo Caruso ha voluto complimentarsi con i tecnici e gli ingegneri del servizio informatico: «Voglio esprimere il più vivo compiacimento per il lavoro svolto dalla nostra struttura che ha evitato danni e disservizi ai cittadini». Il servizio che si occupa della sicurezza informatica della Provincia è guidato da Riccardo De Luca, subentrato da qualche mese ad Agostino Occhiuzzi.
gli hacker
Al momento è impossibile stabilire se dietro l’attacco si celi la stessa mano che ha saccheggiato i sistemi Asl, ma saranno le indagini a fare chiarezza. «Grazie al lavoro dei nostri tecnici interni e dell’agenzia che ci supporta nella sicurezza informatica, l’attacco è stato respinto e possiamo dire che tutti i dati sono al sicuro», ribadisce il direttore generale dell’ente Paolo Collacciani. Il rischio sarebbe stato quello di una paralisi totale dell’attività. Ai fini di un’amministrazione trasparente, infatti, a ogni atto o provvedimento degli organi provinciali deve necessariamente seguire la pubblicazione online. Se l’offensiva degli hacker avesse avuto successo, la Provincia sarebbe stata dunque impossibilitata a svolgere la proprie funzioni in piena operatività.
istituzioni sotto attacco
L’attacco può essere visto come un altro campanello d’allarme sulla sicurezza informatiche delle strutture pubbliche abruzzesi. Dopo il colpo della cyber gang Monti, anche gli uffici della giunta regionale sono finiti nel mirino degli hacker: da giorni, infatti, si segnalano disservizi allo sportello Ambiente della Regione Abruzzo. I tecnici sono al lavoro per irrobustire le difese informatiche, dato che già nel marzo scorso era stato sventato l’assedio ai servizi informatici di giunta e consiglio regionale. Anche la Provincia ha comunque predisposto un incremento delle difese informatiche per tutelarsi da nuovi attacchi.
ispezione del pd
Se la Provincia può tirare un sospiro di sollievo, la task force della Asl continua a lavorare per il graduale ritorno alla normalità dopo l’hackeraggio subìto lo scorso 3 maggio. Il gruppo Monti tiene ancora tra le mani 522 gigabyte di dati sensibili di utenti, personale medico e amministrativo. Il Pd ha annunciato una visita ispettiva all’ospedale San Salvatore (oggi alle 9.45) «per mostrare vicinanza a medici, infermieri e Oss e per approfondire eventuali criticità non ancora risolte». Parteciperanno il senatore Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, la responsabile regionale Sanità Eva Fascetti, il capogruppo dem nel consiglio comunale dell’Aquila, Stefano Albano.
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