Gli ingegneri parlano di arte e restauro

9 Maggio 2015

L’AQUILA. Coniugare l’arte e la cultura del restauro con quella della sicurezza sismica. Se n’è parlato mercoledì scorso nell’ambito del seminario di alta formazione dedicato al «Cantiere del...

L’AQUILA. Coniugare l’arte e la cultura del restauro con quella della sicurezza sismica. Se n’è parlato mercoledì scorso nell’ambito del seminario di alta formazione dedicato al «Cantiere del restauro», nella sala convegni dell’Ance, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila in collaborazione con il Consorzio Di Vincenzo&Strever. «Si tratta di un evento di alta qualità», ha spiegato il presidente dei progettisti Elio Masciovecchio, «che offre ai nostri professionisti tutti gli strumenti utili per collaborare al meglio». L’obiettivo è la rinascita in sicurezza della città distrutta dal sisma.

I massimi esperti del settore, docenti universitari, ma anche professori di grande esperienza in campo ingegneristico e architettonico: sono stati loro i protagonisti dell’iniziativa che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico. «Il nostro patrimonio culturale è il migliore al mondo», ha spiegato il presidente onorario dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini. «È nostro compito renderlo sicuro, altrimenti non avrebbe modo di esistere». Per Masciovecchio «è motivo di grande orgoglio avere nostro ospite una persona di così grande cultura ed esperienza che può dare un innegabile valore aggiunto al nostro modo di concepire la professione».

Al centro del dibattito l’importanza di un’accurata attività di restauro, soprattutto per i centri storici delle città. Di qui il riferimento all’Aquila che, dopo il terribile sisma del 2009, ha necessità di essere nuovamente progettata.

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