tratturo magno

Hacker sul sito della transumanza

Scherzo o intrusione islamica? Lo chiarirà la polizia postale

L’AQUILA. Propaganda islamica sul sito del Tratturo Magno, anche se, incredibilmente, il nome del presunto hacker (Kalachinov) è molto simile alla parola calascino, ovvero abitante di Calascio, da dove partivano gli armentari con le loro greggi per raggiungere dal Gran Sasso il Tavoliere delle Puglie. Sarà l’indagine della polizia postale ad appurare se si tratti di un primo aprile fuori tempo massimo oppure di un’intrusione in piena regola, tesa a minacciare gli utenti del web attraverso il sito Internet dell’associazione che da anni si occupa della rievocazione del trasferimento delle greggi in Puglia.

Ieri mattina, l’home page del Tratturo Magno (www.tratturomagno.it) è stata “hackerata” con immagini di propaganda islamica. Una pagina (comparsa per alcune ore e poi sparita) inneggiante ad Allah, con un giovane che parla e canta e invita a leggere il Corano. Il presidente dell’associazione ha segnalato l’intrusione alle forze dell’ordine.