I bus sorvegliati da microchip

Mezzi pubblici sotto controllo per evitare i ritardi

SULMONA. Il Comune si affida alla microtecnologia per scovare i dipendenti «fannulloni». Per ora si inizia dal settore trasporti con l’applicazione di una trentina di dispositivi su altrettanti mezzi pubblici. L’obiettivo è controllare con l’aiuto del satellite, i percorsi e le soste dei bus, ma anche i camion della nettezza urbana.

Troppe lamentele di persone che per colpa di improvvise fermate degli autisti degli autobus del trasporto pubblico avevano perso il treno che li doveva portare a destinazione. Per non parlare delle tante segnalazioni che sono arrivate circa la presenza di mezzi pubblici in luoghi dove non dovevano stare.

Il sistema adottato è molto semplice: tramite un collegamento Gprs, i microchip montati sui mezzi, trasmetteranno degli impulsi direttamente al server collegato con un monitor all’interno del Comune in modo da poter controllare in tempo reale la posizione di ciascun mezzo pubblico sulle strade del comprensorio.

Insomma l’addetto al servizio potrà verificare gli spostamenti dei mezzi pubblici, i tempi impiegati nell’effettuare i vari servizi e i vari chilometraggi.
Si potrà capire insomma, se il dipendente durante l’orario di lavoro, cambierà improvvisamente il tragitto per cause che non hanno nulla a che vedere con l’ordine di servizio ricevuto dal Comune. L’innovazione consentirà inoltre di tenere la città più pulita verificando se gli operatori ecologici rispetteranno diligentemente i loro compiti svuotando i cassonetti negli orari stabiliti senza creare problemi all’utenza e alla circolazione.

Se qualcuno sgarrerà sarà un sms ad avvisare il responsabile del settore che così avrà modo di verificare in diretta eventuali pause caffè troppo lunghe o repentini cambi di itinerario.
E preparare, nel caso, lettere di richiamo o provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti che sgarreranno.

«In altre regioni il sistema è già stato utilizzato», spiega l’assessore Mauro Tirabassi che ha dovuto faticare per farlo adottare anche a Sulmona, «si tratta di un dispositivo ben collaudato in altri enti pubblici che ci consentirà di risparmiare nei costi rendendo più efficace il servizio».

L’intero sistema costerà al Comune 15mila euro e sarà operativo alla fine di aprile. «Abbiamo in progetto di allargare il sistema», prosegue Tirabassi, «collocando dei display alle fermate degli autobus, in modo che gli utenti possano sapere dove si trova il mezzo che devono prendere e se riusciranno a rispettare i tempi di tragitto arrivando alla stazione in tempo per poter prendere il treno».

Per il momento si pensa di installare i display lungo il tragitto principale, quello che va dall’ospedale alla stazione centrale.
Per poi allargare il servizio all’intera rete di trasporto. L’impegno previsto per questa ulteriore novità è di 60mila euro.

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