I dissidenti danno vita a “Cantiere Avezzano”

Prova di forza dei due nuovi gruppi di opposizione alla giunta Di Pangrazio La nascita del nuovo movimento salutata da una folta platea di esponenti politici

AVEZZANO. Politica in fermento in città: i due nuovi gruppi di opposizione si uniscono e danno vita al movimento “Cantiere Avezzano”. Dopo il dimissionamento dell’ex assessore Crescenzo Presutti e l’arrivo in giunta di Daniela Stati la polemica è montata al punto da portare il gruppo dell'Udc – con i consiglieri Emilio Cipollone e Stefano Chichiarelli – a passare dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione insieme al gruppo Partecipazione popolare, con Alberto Lamorgese, Pissino Gallese e Alessandro Barbonetti. E proprio dopo questo passaggio – ma inevitabilmente anche in vista del rinnovo del consiglio comunale previsto per il prossimo anno – i due gruppi hanno dato vita al movimento Cantiere Avezzano.

«Quando a marzo 2014 è nato Partecipazione popolare, che ha aderito alla maggioranza, è stato condiviso un documento politico ben preciso proprio con il sindaco Di Pangrazio», ha spiegato Lamorgese. «Purtroppo le premesse sono venute meno in quanto il sindaco non ha voluto portare avanti quel progetto di rinnovamento e di operatività che si era avuto all’inizio della consiliatura, scegliendo di perseverare con le vecchie logiche della politica». La nascita del nuovo movimento è stata salutata da una platea composta da numerosi esponenti politici –- il coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra Massimo Verrecchia, il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi, il coordinatore di Partecipazione popolare Sandro Stirpe, i consiglieri Claudio Tonelli e Filomeno Babbo, l’ex consigliere Innocenzo Ranieri – e due ex assessori della giunta Di Pangrazio: Gabriele De Angelis e Presutti.

«Il mandato elettorale richiedeva un senso civico che non c’è stato», ha aggiunto Cipollone. «La città sicura, la città del verde, tutti progetti per soddisfare i cittadini che non sono mai stati realizzati. Il micro-credito, iniziativa lodevole di questa amministrazione, è stata promossa dall’Udc e realizzata da De Angelis e ora abbiamo saputo che non è stata rinnovata la concessione. Non ci è piaciuto il modo in cui è stato estromesso il nostro assessore di riferimento Presutti e di conseguenza ci siamo trovati fuori dal progetto che avevamo condiviso». Non c’è stato quello che si aspettavano, dunque, e per questo hanno deciso di lasciare la maggioranza che però, in caso di progetti concreti per la città, sono pronti a sostenere. «Tramite l’assessore De Angelis mettemmo in piedi la ristrutturazione del centro», ha continuato Barbonetti, «ma ora non si sa cosa il sindaco voglia fare di tutto ciò. La nostra sarà un’opposizione costruttiva e dura allo stesso tempo, ma siamo pronti a sostenere progetti che verranno fatti per il bene della città». Sicurezza, vivibilità e riordino della città, sono alcuni dei punti sui quali batteranno i due gruppi per far sì che i cittadini possano avere quello che meritano. «Abbiamo salvato la poltrona del sindaco nel 2014», ha tuonato Gallese. «Dopo l’uscita di De Angelis il primo cittadino era pronto a darci due assessorati, ma noi abbiamo rinunciato. Non siamo dei saltimbanchi come ci ha definiti». Un movimento civico compatto, quindi, pronto a gettare le basi, insieme ad altre compagini, per costruire un’alternativa a Di Pangrazio in vista dell’appuntamento del 2017. «L’esperienza Di Pangrazio è stato un bluff», ha concluso. «Ci aveva detto che sarebbe stato un tecnico a disposizione della città e invece così non è stato».

Eleonora Berardinetti

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