I grillini: all'Aquila una gestione superficiale e disattenta

L’accusa al sindaco dopo il crollo del balcone: deve prendersi le sue responsabilità che sono enormi. L’inchiesta al via, ieri un summit in procura con forestale e vigili del fuoco
L’AQUILA. «E' stato davvero l'ennesimo "miracolo all'italiana" la tragedia sfiorata col distacco netto di un balcone da un appartamento del Progetto case Preturo "donato" da Silvio Berlusconi ai terremotati?». E’ la domanda che si pongono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle dell’Aquila che attaccano il sindaco.
«In questi giorni», si legge nella nota «in molti si stanno chiedendo di chi sia la reale responsabilità dell'accaduto e, sempre in parecchi, stanno puntando il dito verso il costruttore il quale, nel frattempo, ha portato la sua azienda al fallimento. Allora che si fa? Il Comune, a suo tempo, volle fortemente divenire il destinatario della proprietà di cotanto bistrattato "ben di Dio" accollandosi, di conseguenza, anche il carico, non indifferente, delle spese relative alla manutenzione la quale, ad ascoltare il parere degli inquilini, non sembra essere mai avvenuta in alcuni casi. Noi del M5S L'Aquila crediamo che il Cialente, almeno per questa volta debba assumersi le proprie enormi responsabilità. Crediamo che debba farlo attraverso una seria ricognizione tesa ad evidenziare eventuali altri difetti di costruzione in tutti gli insediamenti abitativi interessati e che provveda altresì ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, come è suo dovere istituzionale, nel rispetto del decoro urbano, in una città ormai abbandonata a sé stessa».
«L'accaduto, oltre a essere incredibile», prosegue la nota, «è di estrema gravità ed è sintomo di un preoccupante e totale disinteresse da parte dell'amministrazione comunale che, soprattutto dopo la recente evacuazione dei Map causata da gravi carenze strutturali degli immobili, avrebbe dovuto predisporre un meticoloso piano di controllo a salvaguardia della sicurezza e dell'incolumità di gran parte della nostra comunità. I tavoli tecnici nazionali andavano fatti prima della temeraria decisione di "accollarsi" un fardello così pesante come quello della manutenzione, al fine di pianificare una gestione del patrimonio abitativo in discussione. Non si può arrivare sempre e comunque "dopo"; i princìpi della prevenzione e delle azioni preventive, di cui da anni l'Europa si fa portavoce, sono rimasti di nuovo tristemente inascoltati. Soprattutto dopo quanto accadutoci ciò è inaccettabile. Se le tragedie danno notorietà mentre la prevenzione rimane nell'ombra è pur vero che, nel tempo, le responsabilità emergono nella loro devastante portata».
L’ INDAGINE. Intanto, per quanto riguarda l’indagine, ieri c’è stato sul summit in Procura con forestale e vigili del fuoco. Si ipotizzano, tra le altre cose, anche delle omissioni da parte di chi ha permesso, forse in modo colposo, che potessero essere fatti tali lavori senza alcun tipo di controllo. Fatti i primi interrogatori. Il Comune, comunque presenterà un esposto e sarà parte civile.
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