I legali di Angeloni: "Condizioni psicofisiche gravi, non può essere interrogato"

L'indagine sulla presunta corruzione nella ricostruzione post sisma, l'ex deputato sorvegliato a vista in carcere

ROMA. L'ex deputato Vincenzo Angeloni, dal 2 agosto rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli nell'ambito dell'inchiesta sulla "cricca" che avrebbe tentato di favorire Abruzzo Engineering negli appalti, non è in grado di sostenere l'interrogatorio fissato per le 15,30 di oggi a causa delle gravi condizioni psicofisiche. Con questa motivazione stamattina i suoi avvocati Pasquale e Antonio Milo hanno chiesto il rinvio dell'interrogatorio ai giudici, in attesa dell'esito dell'istanza di scarcerazione presentata ieri al pm Picardi. Nel carcere romano Angeloni viene sorvegliato a vista, è dimagrito di diversi chili ed è sotto costanti cure mediche.

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