I redditi dei consiglieri all'Aquila: Trifuoggi è il più ricco, Cialente scende al 6° posto

In testa alla classifica dei politici si trovano i medici seguiti dagli avvocati. Il sindaco sotto quota centomila euro. Il presidente del consiglio comunale a metà graduatoria. Mucciante è il fanalino di coda

L’AQUILA. C’è chi sale e c’è chi scende nella classifica dei “Paperon de’ Paperoni” in Comune. Nessuna sorpresa clamorosa rispetto all’anno scorso, se non fosse per il fatto che il sindaco Massimo Cialente è stato scalzato dal terzo posto sul podio che deteneva nel 2015.

Il primato, anche nel 2016, va al vicesindaco Nicola Trifuoggi, ex magistrato, con un reddito riferito all’anno d’imposta 2015 che si attesta a 170.826 euro (154mila 245 euro l’anno precedente). Al secondo posto della classifica, ancora l’assessore allo Sport, Emanuela Iorio, con 137.681 euro. In terza posizione, che un tempo apparteneva al primo cittadino, arriva l’assessora Betty Leone, con 108.077 euro. Nel 2015 ne aveva dichiarati 105.603. A seguire troviamo il consigliere Giuliano Di Nicola, medico, con 104.591 euro, Giorgio Spacca, anch’egli medico, che ha dichiarato 102.249 euro.

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Scendendo dall’Olimpo degli “over centomila”, c’è proprio Cialente, che ha guadagnato “solo” 97.039 euro, contro i precedenti 122mila. Continuando a scorrere la classifica spuntano Antonello Bernardi, medico, con 86.8449 euro (contro i precedenti 79.366); Angelo Mancini, dirigente scolastico, con 84.345 euro, Vincenzo Vittorini (medico), con 78.138 euro, Giorgio De Matteis (medico anche lui, con 74.315 euro), Vito Colonna, 70.661; Giustino Masciocco (64.309), Antonella Santilli (medico, 61.067 euro, contro i precedenti 74.433). A scendere si posizionano il presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti, avvocato, con 60.831 euro, l’assessore Maurizio Capri, avvocato, con 59.661 euro (contro i 49.086 del 2015), il consigliere Alessandro Piccinini (46.287 euro), l’assessore Pietro Di Stefano (45.337 euro), il consigliere Pierluigi Properzi (45.249), il consigliere Ettore Di Cesare (44.904, contro i 14.977 del 2015), il consigliere Enrico Perilli (43.119), l’assessore Pierluigi Mancini con 42.041 euro, il consigliere Marco Cimoroni (40.729), l’assessore Giovanni Cocciante (36.775 euro), i consiglieri Sergio Ianni (36.757), Tonino De Paolis (36.407), Antonio Nardantonio (36.206), Adriano Durante (36.113), Guido Liris (36.065), Ermanno Giorgi (35.250 euro), l’assessore Fabio Pelini (33.498). Intorno ai trentamila euro troviamo l’assessore Emanuela Di Giovambattista (31.644), i consiglieri Emanuele Imprudente, Salvatore Placidi, e l’ex assessore Lelio De Santis.

A quota ventinovemila, o giù di lì, ci sono il capogruppo del Pd Stefano Palumbo, e i consiglieri Giuseppe Ludovici e Roberto Tinari (quest’ultimo, l’anno scorso, ne aveva dichiarati 57.650). Il consigliere Raffaele Daniele ha dichiarato 27.341 euro e Gianni Padovani poco più di 22mila. Il consigliere straniero Gamal Bouchaib ha dichiarato 12.935 euro, Luigi D’Eramo ha percepito appena 3.352 euro. Gamal ha guadagnato di più anche rispetto ad Alì Salem (10.406 euro).

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