ABRUZZO / CORONAVIRUS

I riti della Settimana santa tra limitazioni, in streaming e a porte chiuse / GUARDA DOVE E QUANDO

A Chieti la storica processione viene svolta solo (senza pubblico) dal vescovo e trasmessa in diretta su Rete 8. A Sulmona la Madonna che scappa si celebra senza fedeli. All'Aquila salta la Processione del Cristo Morto, mentre venerdì la Via Crucis si svolge in presenza

A Pasqua, come già accaduto nel periodo di Natale, gli spostamenti sono limitati e sono applicati divieti mirati nella settimana festiva, in particolare da sabato santo al lunedì dell'Angelo. No alle visite agli amici, ai pranzi e agli incontri con più persone non conviventi. Vietate le gite fuori porta, per evitare che la curva del contagio possa subire un'impennata. Cambia anche l'organizzazione dei tradizionali riti religiosi in tutta la Regione. Ecco alcuni.

A Chieti la storica Processione del Venerdì santo viene svolta in solitaria, come già riferito in altre occasioni. Per il secondo anno di fila, l’arcivescovo Bruno Forte imbraccia la croce e percorre da solo corso Marrucino fino alla Trinità: niente pubblico. Chiuse dalle 17 alle 19 le strade del centro storico.

leggi anche: Processione in solitaria: pubblico vietato sul Corso  Il vescovo Forte, come lo scorso anno, porterà da solo la croce fino alla Trinità E a causa della pandemia cambiano anche gli altri appuntamenti religiosi  

L’anno scorso il vescovo era seguito soltanto da due carabinieri in alta uniforme e da due sacerdoti. Quest’anno con lui ci possono essere anche una delegazione dell’arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, che tradizionalmente organizza il sacro rito. Tutta la cerimonia viene come al solito trasmessa in diretta da Rete 8 mentre il Miserere viene diffuso dagli altoparlanti _ a causa dell'assenza dei violini _ sistemati lungo il percorso del crocifisso: alle ore 17, è in programma la funzione nella cattedrale di San Giustino; alle 18, parte il piccolo corteo che percorre via Pollione, largo Valignani, corso Marrucino, fino a piazza Trento e Trieste dove è prevista la cerimonia di benedizione sul sagrato della chiesa della Trinità. Per l'occasione il Comune ha proposto ai commercianti del centro di restare aperti tutta la giornata e di chiudere solo poco prima della Processione.

 In Comune sottolineano che la decisione delle forze dell’ordine di chiudere le strade è stata presa per assicurare «che la processione si svolga nel massimo rispetto delle misure di sicurezza». Con la chiusura della strade si vuole evitare che si creino occasioni di assembramento. L’amministrazione comunale si è presa l'impegno di invitare la cittadinanza a vivere il rito a distanza.

A Sulmona il rito della Madonna che scappa si celebra ancora una volta a porte chiuse. Lo hanno deciso il prefetto Cinzia Torraco e il vescovo di Sulmona, Michele Fusco. La decisione di non far entrare persone in chiesa è stata presa principalmente per non creare discriminazioni tra i fedeli che possono assistere tranquillamente da casa, in diretta streaming, alla breve corsa della Madonna lungo la navata centrale della chiesa di Santa Maria della Tomba. Il vescovo, insieme ai parroci don Ramon Peralta e don Gilberto Uscategui, ha scelto di celebrare le messe della mattina di Pasqua, la prima alle 10, nella chiesa della Madonna del Carmine, e l’altra alle 11, nella chiesa dell’Annunziata. Poi a mezzogiorno in punto c'è la corsa della Madonna. Per quanto riguarda il Venerdì santo si inizia alle 17, con l’adorazione della croce nella chiesa dell’Annunziata per poi celebrare la via Crucis, anche in questo caso a porte chiuse, nella chiesa della Trinità e alla presenza del vescovo e del parroco oltre che, naturalmente, del sindaco Annamaria Casini e del direttivo dell’Arciconfraternita trinitaria.

All'Aquila salta per il secondo anno di fila a causa della pandemia la Processione del Cristo Morto: lo comunica l'associazione dei Cavalieri del Venerdì Santo, il gruppo laico, che da oltre vent'anni coadiuva i frati di San Bernardino nell'organizzazione dell'evento. Dal 1954, anno in cui è stata ideata la Processione aquilana dall'aspirante frate Salvatore Roccioletti, è la terza volta che il rito del Venerdì Santo non si effettua. La prima nel 2009 quando quattro giorni prima si era verificato la violenta scossa di terremoto che piegò la città, poi l'anno scorso ed ora anche nel 2021 per pandemia e la conseguente normativa che vieta qualsiasi forma di assembramento. Quest'anno però, a differenza del 2020, ritorna in chiesa il Cristo Morto e, soprattutto, la possibilità di omaggiarlo da parte dei fedeli, seppur in una forma diversa e in assoluta sicurezza. Per tutta la Settimana Santa, a partire da stasera, stazionano all'interno della basilica di San Bernardino le tre statue del corteo del Venerdì Santo: il Cristo Morto, la Vergine Addolorata e l'Angelo con il calice. Tra le arcate della navata di sinistra è collocata anche l'Allegoria della Croce, il primo simulacro ad esser stato disegnato da Remo Brindisi nel 1954. La sera del prossimo 2 aprile, in coincidenza del canonico orario della Processione, i Cavalieri del Venerdì Santo si alternano alla "guardia" dei simulacri vigilando e regolando l'omaggio dei fedeli per garantire il giusto distanziamento come impone la disciplina anti-Covid 19. In sottofondo vengono diffuse le note de Il Miserere di Selecchy. I Cavalieri, oltre a collocare in chiesa i quattro simulacri, hanno anche installato sul sagrato della basilica, davanti alla scalinata, le tre croci in legno realizzate negli ultimi decenni e unici elementi esposti sia lo scorso anno che nel 2009.

Venerdì, invece, si svolge in presenza la tradizionale Via Crucis diocesana che lo scorso anno, a causa delle restrizioni antipandemia, si tenne via streaming. La Via crucis, nel rispetto delle norme anti-Covid, non può avere luogo all’esterno, lungo le vie del centro storico cittadino, ma si svolge all’interno della chiesa di San Silvestro con inizio alle 20. I fedeli che partecipano possono così rientrare nelle proprie abitazioni entro le 22, inizio del cosiddetto coprifuoco. A presiedere la Via crucis c'è il cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi, mentre i testi e l’animazione sono curati dal Servizio diocesano di pastorale giovanile e vocazionale e dal coro diocesano giovanile “San Massimo”.

Nella Marsica, riti di Pasqua revisionati a causa del Covid. Per il secondo anno consecutivo, la diocesi di Avezzano deve rinunciare ad alcuni degli antichi rituali che da sempre caratterizzano la Settimana santa. L’emergenza coronavirus, infatti, non permette la lavanda dei piedi, le processioni, il bacio della Croce e la veglia pasquale oltre l’orario del coprifuoco. Le chiese, quindi, restano aperte e possono accogliere i fedeli, ma si devono evitare assembramenti. Secondo quanto disposto dalla congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, bisogna rispettare alla lettera le norme per il contrasto al coronavirus e promuovere le riprese in streaming delle celebrazioni nel rispetto della dignità del rito liturgico.

La Settimana santa si apre con la messa crismale, poi, giovedì santo, si tiene la messa vespertina della “Cena del Signore” omettendo però la lavanda dei piedi. Si può adorare il santissimo sacramento fino all’ora del coprifuoco, 22. Niente processioni invece per il Venerdì santo. Le confraternite di Avezzano, Celano e Scurcola Marsicana, ma anche gli incappucciati di Tagliacozzo e tutte le altre realtà che da sempre animano la Via Crucis quest’anno non possono uscire. È vietato infatti il corteo religioso e ammessa solo la celebrazione con l’adorazione della Croce, ma il bacio è limitato al solo presidente della celebrazione. Anche la veglia pasquale viene rivista. La congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha consigliato di fissarla a un orario compatibile con il coprifuoco per permettere così ai fedeli di partecipare e di rientrare a casa prima dell’orario stabilito dal decreto del presidente del consiglio dei ministri.

A Lanciano nessuna processione, né uscite solitarie della figura più rappresentativa dell'Arciconfraternita morte e orazione di San Filippo Neri e della Settimana santa, il Cireneo, ma momenti di musica, riflessione e preghiera che fanno parte comunque dei riti organizzati da oltre quattro secoli dal sodalizio con sede a Santa Chiara. A bloccare la processione degli incappucciati e quella del Cristo morto, per il secondo anno consecutivo, è ancora il Covid. Novità per Giovedì santo, 1° aprile: "Rinunciamo ancora alla fiaccolata degli Incappucciati ed al rito dei sepolcri", precisa il priore Raffaele Sabella, "e anche al Cireneo (il confratello che a piedi scalzi porta la pesante croce in legno e racchiudere in sé il significato della passione), per la prima volta dal 1608, ma non all’audizione di musiche sacre. Alle 21, stretti nella preghiera e nella riflessione ai piedi del Sepolcro allestito nella chiesa di Santa Chiara, l’orchestra e i solisti dell’Arciconfraternita, diretti dal maestro Andrea Di Mele eseguiranno le note del Salmo di 50 di Davide musicate per noi dai maestri concittadini Masciangelo e Bellini. Ci sono le nostre musiche sacre e la scelta è stata fatta anche con l’obiettivo di far ripartire le orchestre ferme da un anno". Il concerto si svolge a porte chiuse ed è trasmesso in diretta streaming. Il Venerdì santo la città può tornare a pregare al Sepolcro allestito a Santa Chiara: chiesa aperta dalle 8 alle 20 e ingressi contingentati.

Anche la diocesi di Teramo-Atri ha adeguato le celebrazioni pasquali alle norme anti-Covid. L’impatto più evidente, sul fronte delle tradizioni religiose, è l’impossibilità di svolgere le processioni che in questo periodo scandiscono i momenti di preghiera e raccoglimento. Rimodulata anche la processione della Desolata.

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