I sindacati: dal governo fatti concreti

Cgil, Cisl e Uil: bene l'incarico al ministro Barca, subito il rilancio economico

L'AQUILA. Da tempo sollecitano attenzione per il territorio devastato dal sisma e misure non solo per accelerare la ricostruzione, ma anche per far ripartire il sistema produttivo, quasi al collasso. Per questo le organizzazioni sindacali ora plaudono alla nomina conferita dal premier Monti al ministro Barca, chiamato a dare una svolta alla situazione di impasse in cui versa la città. All'indomani della notizia del conferimento al ministro per la coesione territoriale di «un incarico finalizzato a integrare le iniziative volte allo sviluppo della città dell'Aquila e all'accelerazione della ricostruzione», i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera aperta, indirizzata al premier Monti, al ministro Barca, al commissario Chiodi, al sindaco Cialente e ai parlamentari abruzzesi.

La decisione di Monti e del governo viene valutata positivamente, «perché rimette al centro dell'agenda politica il tema della ricostruzione e del rilancio economico e sociale della città. La nomina del ministro Barca, "inviato speciale" all'Aquila come lui stesso si è definito», dicono Umberto Trasatti (Cgil), Paolo Sangermano (Cisl) e Pietro Paolelli (Uil), «rappresenta il segnale di questa nuova volontà governativa, un cambio di fase che avevamo chiesto già da tempo sottolineando le difficoltà e i ritardi accumulati nel rilancio del territorio».

Insomma, un cambio di rotta e «un impegno morale che riguarda l'intero Paese» che però, secondo i sindacati aquilani, devono concretizzarsi in provvedimenti, risorse e scelte strategiche. Soprattutto, «dovrà esserci una risposta anche da parte dello stesso territorio che dovrà essere in grado di dialogare con i nuovi interlocutori, cioè con il gruppo di lavoro guidato da Barca». Del resto, il ministro conosce bene la situazione della città ed è già stato coinvolto nel progetto, voluto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, per tracciare, insieme all'Ocse, al ministero dell'Economia e alle Università, le future strategie di sviluppo dell'area del cratere.

Al ministro Barca i sindacati intendono sottoporre anche un'altra problematica, quella previdenziale: «Permane una situazione di incertezza", scrivono, «rispetto alla copertura contributiva necessaria a raggiungere il diritto alle prestazioni previdenziali (pensione, maternità, indennità di disoccupazione), dovuta al fatto che anche i contributi, analogamente all'Irpef, saranno versati al 40% per il periodo di sospensione e ciò potrebbe determinare, a fronte di una possibile interpretazione negativa della norma, una riduzione della contribuzione, ai fini del diritto all'accesso alla pensione, e del suo importo. Riteniamo che l'interpretazione della norma debba essere intesa in direzione del totale riconoscimento del periodo di sospensione contributiva, tenuto conto della copertura finanziaria prevista nella recente legge di stabilità. Una eventuale diversa interpretazione aprirebbe pesanti contenziosi».

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