Il borgo diventa museo diffuso: investimenti anche dall’Estonia

TIONE DEGLI ABRUZZI. Parte la caccia a investitori da tutta Europa per recuperare e trasformare i borghi terremotati e spopolati della valle dell’Aterno. E c’è già un progetto in fase avanzata per...
TIONE DEGLI ABRUZZI. Parte la caccia a investitori da tutta Europa per recuperare e trasformare i borghi terremotati e spopolati della valle dell’Aterno. E c’è già un progetto in fase avanzata per Goriano Valli, frazione di Tione degli Abruzzi, che sta per diventare un museo diffuso – mettendo insieme antichi saperi e innovazione – finanziato anche dall’imprenditore estone Erkki Torn, re delle palestre dell’area baltica. L’idea è di Fausto Di Giulio, imprenditore teramano dello stesso settore, originario proprio di Goriano Valli.
«Verrà inaugurato fra sei mesi il “Rex Museum for the future” ideato da Fausto Di Giulio – responsabile per Europa e Asia di Rex, organizzazione internazionale che unisce imprenditori di tutto il mondo per l’innovazione – insieme ai suoi fratelli Oscar ed Emanuele per contribuire alla rinascita dei borghi minori è ridare al proprio territorio una parte di quanto ricevuto. E allo stesso tempo ispirare altri a fare meglio, in modo diverso e di più», annuncia la stessa organizzazione. «Torn, fondatore e amministratore delegato di una catena di 60 fitness club in Estonia, Lettonia e Lituania, è venuto in Abruzzo per visitare il cantiere della sede centrale del museo diffuso di Goriano Valli – edificio che fu sede del municipio – fermandosi due giorni. Insieme a Di Giulio e all’organizzatore abruzzese di eventi esperienziali Adriano Nepa, è rimasto così affascinato dalla vallata dell’Aterno e dalle montagne del parco Sirente Velino da voler essere il primo a fare una donazione al museo». Quindi ancora: «Il “Rex Museum for the future” sarà un museo introspettivo, nato dal desiderio di alcuni gorianesi di essere concretamente riconoscenti verso quei luoghi che hanno dato i natali ai loro nonni e bisnonni. L’obiettivo è promuovere la vallata dell’Aterno, contribuendo a contrastare lo spopolamento».(l.t.)