Il Cai L’Aquila compie 140 anni

L’AQUILA. La sezione Cai dell’Aquila celebra 140 anni dalla fondazione. Alla manifestazione, che si svolgerà domenica 30 novembre, alle 16, al Ridotto del teatro comunale, parteciperà anche il presidente generale del Club alpino italiano, Umberto Martini.

Fondata nel 1874, la sezione aquilana del Cai da sempre è legata al Gran Sasso. La prima adunata nazionale dei soci risale al 1875 e fu voluta dall’ingegner Giuseppe Lanino, progettista della linea ferroviaria L’Aquila-Pescara, da Giulio Dragonetti e Giuseppe Mannetti.

«Fu come aprire una finestra che nel tempo non si è mai chiusa, con grande orgoglio della città», dichiara Salvatore Perinetti, presidente Cai L’Aquila. «Tra il 1920 e il 1930 la sezione aquilana contava 19 sottosezioni, tra le quali Visso, Leonessa, Palena e Pietracamela».

Il rifugio «Garibaldi», costruito nel 1886 dalla sezione di Roma e ceduto nel 1927 a quella aquilana, era diventato base di una vivace attività alpinistica tra le due sezioni.

«Costante, inoltre», afferma Perinetti, «è stata la presenza nel territorio, che ha favorito un proficuo approccio multidisciplinare nella conoscenza e nello studio delle montagne. Basti pensare alle ricerche e alle analisi economico-ambientali che studiosi e soci della sezione elaborarono per sensibilizzare la collettività e le istituzioni alla creazione del Parco nazionale Gran Sasso-Monti della Laga».

La stampa della prima carta escursionistica del Gran Sasso, curata negli anni Cinquanta dal presidente Cai dell’Aquila, Stanislao Pietrostefani, sulla base di quella edita nel 1887 dalla sezione di Roma, ha contribuito senza dubbio alla conoscenza del territorio montano.

«Questi 140 anni di amore per la montagna», afferma in conclusione Perinetti, «invitano alla nascita di amicizie durature, animate da interessi comuni».

Nel corso della manifestazione, alla quale parteciparanno il professor Alessandro Clementi e Domenico Alessandri, verrà presentato il calendario delle attività 2015.

In chiusura, concerto del coro Cai e il quintetto cameristico «Deltensemble».

Monica Pelliccione

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