Il centrodestra all’attacco: «Cialente è un fallimento»

I consiglieri d’opposizione: inattuato il programma di mandato del sindaco L’appello all’unità della coalizione «per poter tornare alla guida della città»
L’AQUILA. «Nulla, o quasi, di quanto previsto dal sindaco Massimo Cialente nel suo programma di mandato è stato finora realizzato. Un’amministrazione, la sua, che in questi due anni e mezzo di governo ha prodotto solo fallimenti». Un attacco frontale nei confronti di Cialente e dei suoi assessori sferrato, in una conferenza stampa, dalla minoranza di centrodestra subito dopo la verifica di metà mandato avvenuta in sede di commissione di Garanzia. L’occasione per Forza Italia, Udc, Ncd e Fratelli d’Italia (che però non ha rappresentanti in consiglio) per lanciare anche un appello all’unità del centrodestra, arrivato diviso e perdente alle ultime due elezioni amministrative. Appello rivolto, in particolare, alle liste civiche che fanno capo a Giorgio De Matteis e Luigi D’Eramo.
«Ci sono tutti i presupposti per tornare a viaggiare uniti», ha detto Massimiliano Pieri (Fratelli d’Italia), «così da poter riconquistare la guida del Comune».
«Cialente non si dimette? Allora abbia almeno il buon gusto di chiedere scusa alla città e di riquadrare il suo programma puntando su alcuni punti chiave per il futuro di questo territorio», ha aggiunto Guido Quintino Liris, secondo il quale, però, «gli strilli di qualcuno seduto con noi all’opposizione servono solo a ricompattare la maggioranza. Sulle nostre posizioni, invece, si trovano d’accordo anche molti consiglieri di centrosinistra stanchi di dover attendere verifiche e rimpasti che non arrivano mai».
«Un’amministrazione disastrosa che non è riuscita a portare a casa nessun risultato», ha tuonato Alessandro Piccinini. «Piano regolatore, aree bianche, ricostruzione, le incompiute, le spa in agonia». Questi, per Piccinini, i grandi problemi irrisolti. Il forzista Roberto Tinari ha rilanciato, invece, il suo grido di battaglia: «Dimettiamo Cialente!». Più sfumata la posizione di Pierluigi Properzi. «Bisogna avere i voti per poter mandare qualcuno a casa», ha sottolineato il consigliere d’opposizione. Quindi l’invito a Cialente «a rimodulare il suo programma e a lavorare insieme alla città e all’opposizione». Sette i punti sui quali è possibile, per Properzi, trovare un’intesa: dalle partecipate a un nuovo cronoprogramma della ricostruzione meno penalizzante per le frazioni; dalle incompiute alla riorganizzazione della macchina comunale. Quindi il Gran Sasso, una nuova fiscalità e la gestione degli alloggi antisismici». Infine, le mancate risposte degli assessori alle richieste di chiarimenti, da parte della commissione di Garanzia, presieduta da Raffaele Daniele, sull’attuazione del programma. Una vicenda portata all’attenzione della Corte dei Conti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA