verso le comunali a sulmona

Il centrodestra resta diviso sul nome del futuro sindaco

SULMONA. Avevano annunciato che in settimana avrebbero reso noto il candidato sindaco che doveva guidare il centrodestra alle prossime amministrative di Sulmona. Ma l’accordo sul nome ancora non c’è...

SULMONA. Avevano annunciato che in settimana avrebbero reso noto il candidato sindaco che doveva guidare il centrodestra alle prossime amministrative di Sulmona. Ma l’accordo sul nome ancora non c’è e gli esponenti di Forza Italia prendono tempo lanciando un appello per aprire una nuova fase nella politica cittadina. Prendendo spunto dal monito del vescovo di qualche giorno fa, gli azzurri si dicono disponibili a collaborare con forze politiche che sono pronte a un serio impegno per la Valle Peligna, dalle politiche attive del lavoro al delicato settore della sanità.

«Nelle consultazioni avviate in queste settimane con i partiti e i movimenti civici, abbiamo infatti ribadito le priorità legate al mantenimento dell’ospedale di primo livello con potenziamento del punto nascita», evidenziano in un comunicato la senatrice Paola Pelino, la coordinatrice provinciale Antonella Di Nino, il consigliere regionale Emilio Iampieri, l’ex presidente Ato Sandro Ciacchi, l’ex capogruppo Fi Luigi La Civita, l’ex presidente Cogesa Gabriele Gianni e l’ex consigliere comunale Gaetano Pagone. «L’apertura di una seria riflessione sul progetto della bretella autostradale A25, la rivisitazione del Masterplan che, imposto dalla Regione senza concertazione con il territorio, non prevede opere in grado di incidere sul comparto occupazione in un’area di crisi come la nostra. Restano ferme le battaglie per la difesa del tribunale, per il reinserimento di Sulmona tra i Poli di attrazione e il no incondizionato al metanodotto e centrale Snam».

Pronto a raccogliere l’appello del vescovo Angelo Spina anche l’assessore regionale Andrea Gerosolimo, che vuole incontrare il presule per chiarire le questioni sollevate dal vescovo nel corso della sua «preghiera politica» in cattedrale. Dalle iniziative per le politiche del lavoro, che il suo assessorato metterà in atto, alla scelta degli uomini migliori per le prossime elezioni e all’esigenza di un confronto che superi il clima di scontro tra le forze politiche.

Gerosolimo, annuncia quindi che  l’Agenzia per la promozione culturale non chiuderà, sostenendo che l’esclusione della città dai poli di attrazione non è un fatto preoccupante ma che «merita una trattazione  suffragata da riscontri oggettivi».

Claudio Lattanzio

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