Il Comune cancella il super debito

10 Maggio 2014

CAPISTRELLO. L’amministrazione comunale di Capistrello alza la testa dopo il dissesto e incontra i cittadini per illustrare le fasi del risanamento. Il Comune aveva accumulato oltre 5 milioni di...

CAPISTRELLO. L’amministrazione comunale di Capistrello alza la testa dopo il dissesto e incontra i cittadini per illustrare le fasi del risanamento.

Il Comune aveva accumulato oltre 5 milioni di euro di debiti. Nel 2008 venne nominato un commissario straordinario alla guida del Comune e la legge obbligò l’ente a una procedura di risanamento molto rigida, che ha imposto tasse al massimo livello per cinque anni.

«L’amministrazione, nonostante l’obbligo di mantenere le tasse al massimo livello», afferma il sindaco Antonino Lusi, «ha cercato di favorire le famiglie e le imprese. Diverse sono state le iniziative per alleviare il carico fiscale di tasse: il canone dell’acqua è stato ridotto e finalmente introdotta la tariffa a consumo; la tariffa per il trasporto scolastico è stata dimezzata introducendo agevolazioni con il taglio di un ulteriore 50% per le famiglie numerose; tagliate le tariffe per la mensa scolastica; confermata la Tarsu e revocata la concessione a Equitalia per la gestione ordinaria dei tributi. Il 31 dicembre 2008 il Comune aveva 5 milioni 372mila euro di debiti; è stata pagata il 60% della somma, previo accordo con i creditori per 2milioni e 872mila euro, mentre i debiti residui per mancato accordo dei creditori ammontano a 626mila euro».

Nell’incontro di oggi alle 16.30, nella sala Ottaviani, il sindaco Lusi e gli amministratori parleranno dell’opera di risanamento ai cittadini. «Sarà una giornata importante per un’amministrazione che ha lavorato per risanare l’enorme debito lasciatoci in eredità dal passato», commenta l’assessore al Bilancio, Francesco Piacente, «sarà anche una giornata ricca di aspettative per tutti i cittadini che hanno pagato tasse molto elevate imposte dalla legge. Ora con il nuovo Comune risanato costruiremo un futuro con meno tasse, più opere e quindi più lavoro e con maggiori opportunità».(e.b.)

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