Il cuore degli alpini: raccolti fondi per i malati di cancro

Tremila euro nel salvadanaio della onlus L’Aquila per la vita L’Arpa: «Vinta la sfida, trasporto pubblico impeccabile»

L’AQUILA. Prove tecniche della nuova azienda di trasporto pubblico abruzzese all’Adunata nazionale degli alpini che si è chiusa domenica scorsa.

«Nei tre giorni, conclusi con la sfilata all’Aquila di oltre 300mila alpini, la macchina dei servizi ha funzionato davvero bene». Ad affermarlo è l’Arpa, secondo cui il trasporto pubblico locale ha recitato un ruolo di indiscusso protagonista in questa grande “invasione” di penne nere.

«I servizi di trasporto pubblico locale, gestiti dalle tre aziende Arpa-Gtm e Ama, hanno messo in campo una imponente task force per offrire a tutti i partecipanti alla manifestazione una rete di servizi adeguati per spostarsi agevolmente dentro e fuori L’Aquila. I numeri riguardanti le corse disponibili, i passeggeri trasportati, i mezzi e gli addetti impiegati», afferma l’Arpa, «dicono che si è trattato di un vero successo, senza se e senza ma. Lo hanno ribadito il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il presidente Ama Agostino Del Re, che hanno ringraziato gli autisti delle tre aziende per la sorridente disponibilità dimostrata. Un lavoro di squadra eccellente per il quale rinnoviamo tutta la nostra riconoscenza a chi in questi giorni si è speso per il bene comune». Il sindaco e il presidente dell’Ama invitano i cittadini a continuare a utilizzare i mezzi pubblici ed annunciano un incremento del servizio nei prossimi mesi. Anche il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Camillo D’Alessandro ha parlato di ottima performance di Arpa, Gtm e Ama.

Questi i numeri forniti dall’Arpa e relativi ai giorni dell’Adunata: 335mila i passeggeri saliti a bordo dei 121 bus per i quali sono stati impiegati 220 addetti su 4100 corse, per un totale di 95mila chilometri di percorrenza.

«Ma il dato più lusinghiero», continua l’Arpa, «è la perfetta sinergia con cui ha operato il personale di guida e di coordinamento delle tre aziende: infatti, grazie alla professionalità dei conducenti e degli organizzatori, è stato possibile effettuare un servizio di trasporto che ha collegato le località più importanti della città, in un arco temporale ampio e adeguato per assicurare le esigenze di mobilità più disparate agli oltre 300mila alpini intervenuti da ogni parte d’Italia. A riprova di ciò, basta dire che nei giorni di venerdì e sabato il servizio era stato programmato dalle 6,30 alle 24 e dalle 7,30 alle 4 del mattino la domenica. Tuttavia, nella notte tra venerdì e sabato, il servizio era disponibile comunque fino alle 4, per lo svolgimento della notte bianca, rossa e verde. Venerdì e sabato la frequenza delle corse è stata di dieci minuti, mentre nella giornata di domenica l’intervallo temporale si è ridotto a 2 minuti».

RACCOLTA FONDI. Adunata e solidarietà. Questo il senso dell’iniziativa messa in campo, al Parco del Castello, dal Nono Reggimento alpini a favore della onlus “L’Aquila per la vita”. Durante i tre giorni di Adunata, nella cittadella degli alpini realizzata al Castello, sono stati raccolti circa tremila euro, frutto della generosità di tantissime penne nere. La somma raccolta è stata poi consegnata dal comandante del Nono Reggimento Massimo Iacobucci alla vice presidente della onlus Maurizia Tocchio. «Un’ennesima dimostrazione di solidarietà e impegno sociale», è il commento dell’Aquila per la vita che ha voluto ringraziare pubblicamente tutti gli alpini.

LA SFILATA. Intanto sulla sfilata si registra l’intervento polemico, non nei confronti degli alpini ma dei politici e, in particolare degli esponenti del suo partito, dell’attivista aquilano del Movimento 5 Stelle Giorgio Fioravanti. Un intervento critico «verso quella tribuna d’onore gremita di esponenti politici locali che dei ritardi sulla ricostruzione, denunciati a gran voce anche dagli stessi striscioni degli alpini, sono tra i principali responsabili. Ma in quella tribuna, tra note presenze e note assenze, tra cui annoveriamo anche quella ingiustificata della senatrice Enza Blundo, c’era quanto di più ipocrita possa stridere con lo spirito di protezione del cittadino proprio degli alpini, sempre disposti a dare anche la vita per i propri connazionali. Ci tenevamo a informare la cittadinanza che, al contrario della Blundo e di qualsiasi altro esponente regionale e nazionale del M5S, gli attivisti aquilani invece c’erano eccome; con il cuore e con lo spirito nel rivedere la propria città superaffollata di educatissimi ospiti, anche a far semplice presenza e conoscenza di questi splendidi forestieri disposti a regalarci sorrisi e ad ascoltare con estrema attenzione i reali problemi della ricostruzione».

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