Il Pd: «Cantieri dell’immaginario, una rassegna con tante ombre» 

Nel mirino affidamenti, costi del palco, rapporti tra Comune e Soprintendenza e ricadute economiche Il segretario Avellani: «Mai visto un fiume di risorse del genere. Cosa lasceranno a questo territorio?»

L’AQUILA. «Uno spazio politico di esercizio propagandistico» capace di generare un rapporto inversamente proporzionale tra «l’aumento dell’impegno finanziario» e la parallela «diminuzione del numero degli spettatori». Ad affermarlo, accesso agli atti alla mano, è stata Stefania Pezzopane nel corso di una conferenza stampa convocata dal Partito democratico nella sede di via Paganica, alla presenza del coordinatore cittadino Nello Avellani e del consigliere Stefano Palumbo. Assente, invece, il consigliere Stefano Albano per motivi lavorativi. Oggetto dell’affondo, la rassegna dei Cantieri dell’immaginario. «Abbiamo voluto capire che tipo di interlocuzioni siano occorse tra il Comune e la Soprintendenza» ha spiegato Pezzopane. «Ebbene, stando a quanto dichiarano gli uffici comunali, dal 2021 al 2023 non risultano comunicazioni intercorse tra Comune e Soprintendenza: in sostanza, il Comune non ha inteso chiedere alcuna autorizzazione e la Soprintendenza non ha ritenuto di inoltrare alcuna richiesta», ha affermato Pezzopane, prima di tornare sul rapporto costi-introiti e capacità di fruizione. «Sebbene gli eventi siano finanziati con fondi pubblici, si è deciso di far pagare un biglietto: ebbene, nelle prossime settimane analizzeremo anche questo aspetto chiedendo quante risorse entrano, effettivamente, dalla bigliettazione e se coprono tutte le spese per il mastodontico allestimento fatto apposta per impedire alle persone di poter persino affacciarsi per dare un’occhiata agli spettacoli da lontano. Noi crediamo che i monumenti debbano essere a disposizione di tutti e, se si chiede il pagamento di un biglietto, questo dazio dev’essere un investimento per includere, non a escludere».
Il consigliere Palumbo ha poi ricordato come, a gennaio, avesse «chiesto il rinnovo del protocollo con l’Università dell’Aquila per il monitoraggio strutturale della basilica di Collemaggio. Risposte non sono arrivate, nonostante le promesse. A meno di un mese dall’inizio dell’evento celestiniano, il rinnovo del protocollo non è più procrastinabile. Diversamente sarebbe confermata la sensazione che l’attuale amministrazione sia interessata solo alla settimana di show dell’evento civile-religioso, molto meno alla tutela di un monumento simbolo della storia della nostra città». In apertura il segretario Pd Avellani aveva, dal canto suo, lanciato un monito sul «flusso di denaro straordinario di cui nessuna città italiana ha potuto disporre. Cosa stanno lasciando, e lasceranno sul territorio, i quasi 40 milioni di euro impegnati?».