Il piromane beffa gli investigatori, ancora un rogo doloso a Bazzano: è l’ottavo in tre mesi

Fiamme e fumo visibili dalla statale 17: non c’è pace per i residenti. Nelle concitate fasi dello spegnimento un uomo portato in questura: finisce nei guai per oltraggio
L’AQUILA. Un’altra, ennesima, nottata di paura al Progetto Case di Bazzano. Dove la rabbia dei residenti, ora, non cova più sotto la cenere dei roghi che continuano a ripetersi, ma esplode in tutto il suo fragore. Ottavo incendio doloso, ieri sera. L’allarme è scattato intorno alle 20: immediatamente si sono mobilitati in massa i vigili del fuoco, praticamente con tutto il personale disponibile a quell’ora. Quando sono arrivati sul posto hanno trovato una scena ormai drammaticamente nota: gli appartamenti del Progetto Case in fiamme, sempre lungo via Fabrizio De André.
Stavolta, però, non nella famigerata piastra 9, ormai quasi del tutto distrutta dai roghi precedenti, ma in quella immediatamente successiva. A fuoco diversi appartamenti ai piani superiori. Oggi, dopo un’altra nottata di lavoro incessante e durissimo per i vigili del fuoco, sarà possibile quantificare meglio danni ed estensione. C’è un’altra novità: durante le fasi concitate dell’intervento di spegnimento, la Polizia ha portato in questura un uomo per oltraggio a pubblico ufficiale. Ha inveito contro le forze dell’ordine che sono state costrette ad assumere provvedimenti. Non è escluso che sul suo conto possano essere svolti ulteriori accertamenti.
I residenti sono esasperati: «Sono mesi che viviamo questa situazione, ci sembra assurdo che nonostante gli episodi ripetuti non si sia arrivati a capo di nulla. Qui davvero viviamo nell’abbandono più totale» ha raccontato uno di loro. E un altro: «Ma dobbiamo aspettare davvero che ci scappi il morto? Il fumo ci arriva nelle case, noi abitiamo di fronte. Peraltro in queste piastre spesso capita che giocano i bambini e noi sentiamo continui scricchiolii quindi siamo doppiamente preoccupati per l’incolumità delle persone». Tante persone si sono riversate in strada. Fiamme ben visibili anche dalla vicina superstrada.
Intanto il Comune dell’Aquila, tramite il dirigente del settore Patrimonio e Opere Pubbliche, si presenterà martedì mattina nella sede della questura per sporgere una denuncia contro ignoti. La decisione era già stata assunta nella giornata di venerdì, quando un incendio aveva mandato letteralmente in fumo ben sei appartamenti al primo e secondo piano della solita e ormai ben nota piastra 9 di via Fabrizio De André, già distrutta quasi completamente dagli incendi precedenti. Il Comune, nella circostanza, chiederà pure che siano installati dei sistemi di fototrappola, in maniera tale da controllare l’intera area.
L’ente non può agire, in questo caso, direttamente. Questo probabilmente sarà l’input per la Procura della Repubblica a delegare le indagini sul caso in via ufficiale, cosa che finora non sarebbe avvenuta, da quel che si sa, anche se la Squadra Mobile della questura già si starebbe muovendo, come pure i carabinieri. Gli episodi, infatti, proprio perché ripetuti, anche se della stessa natura, hanno coinvolto differenti forze dell’ordine.
Per il penultimo incendio, sul posto, oltre ai vigili del fuoco, c’erano gli agenti della Mobile con la Polizia Scientifica per tutti i rilievi del caso. Ieri, a Bazzano, lo scenario era ancora più inquietante: palazzina completamente distrutta, davanti e anche nella parte retrostante. In precedenza era stata colpita quella adiacente. Il grande lavoro dei pompieri si è concentrato pure sulla bonifica dell’area dopo aver spento il rogo, per non mettere a rischio l’incolumità dei residenti dell’edificio che si trova subito di fronte. La natura dei roghi, ormai questa è l’unica certezza, è dolosa.
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