Il sindaco Fracassi: «Un ragazzo d’oro»

Sgomento a Ocre, da dove un gruppo di giovani è partito per partecipare ai soccorsi insieme al fratello

OCRE. Paolo era un uomo solare, sorridente e con una voglia di vivere e scoprire il mondo invidiabile. La sua scomparsa ha lasciato un dolore profondo in chi l’ha conosciuto. «Una splendida persona», racconta un amico, «capace di trascinarti nelle sue passioni».

Il dramma nel dramma è rappresentato dal fatto che a ottobre sarebbe diventato papà per la prima volta con la sua compagna, la bolzanina trentenne Petra Gänsbacher, dipendente dell’azienda Selectra. «Fa molto male pensare a un destino così crudele», chiude commosso.

Russo, originario di San Felice d’Ocre, era residente a Bolzano da una decina di anni e prestava servizio al Settimo Reggimento di Laives all’interno della caserma Guella, dove svolgeva un ruolo amministrativo e logistico. Dopo aver frequentato con profitto il liceo Classico “Domenico Cotugno” dell’Aquila, Russo aveva studiato all’Università di Firenze prima di intraprendere la carriera militare nell’Arma dei carabinieri.

A Ocre Russo ha la sua famiglia d’origine, che è molto conosciuta. Il padre Giorgio è un pensionato dell’Enel, i fratelli Marco e Michel sono, rispettivamente, un elicotterista della Forestale e un dipendente di un’azienda farmaceutica.

Oltre alla montagna il maresciallo amava moltissimo il calcio. Una passione che ha sempre coltivato, tanto che pochi mesi fa è stato protagonista sui campi dello Sport City di via Maso della Pieve nel torneo Over 35 con la squadra del Settimo Reggimento.

L’ansia e lo sgomento che hanno caratterizzato, da domenica scorsa, durante la fase delle febbrili ricerche, i sentimenti della piccola comunità di Ocre per la scomparsa del carabiniere si sono trasformati ora in un dolore che viene espresso, a nome di tutti, dal sindaco, l’ingegnere Fausto Fracassi.

«Siamo stati colpiti da un gravissimo lutto, che riguarda una famiglia molto stimata e apprezzata in paese, ma che diventa collettivo. La nostra comunità è vicina a chi, in questo momento, è travolto dal dolore più grande. Abbiamo lungamente sperato che le ricerche di Paolo portassero a una buona notizia. Un gruppo di giovani del paese è immediatamente partito per l’Alto Adige e ha partecipato, insieme al fratello Marco, alle operazioni di perlustrazione della zona dell’escursione. Purtroppo le ricerche hanno avuto un esito che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il giovane, che pure aveva scelto la vita militare che lo aveva portato a trasferirsi al Nord, era molto legato alla terra d’origine. La sua scomparsa ci lascia sgomenti».

In paese si attende, ora, di conoscere la data dei funerali. Con ogni probabilità la cerimonia non sarà celebrata a Ocre. Al termine degli accertamenti che saranno disposti dalla magistratura ci sarà una veglia alla presenza del picchetto d’onore dell’Arma dei carabinieri.