Il sindaco: «Pago io la multa a Di Toro»

L’imprenditore era stato sanzionato per aver tolto la neve dalla statua di Ovidio senza il permesso

SULMONA. Sarà  il sindaco Annamaria Casini, a pagare la multa all'imprenditore sulmonese multato per aver pulito martedì piazza XX Settembre e la statua di Ovidio da un cumulo di neve, abbandonato da un mese. Il caso di Pasquale Di Toro, che nei giorni scorsi, aveva deciso di riportare al giusto decoro uno dei simboli della città  nel frattempo è diventato nazionale. La sua storia si è guadagnata la prima pagina del Corriere della Sera e radio e TV nazionali lo stanno intervistando da giorni. Cosi, il sindaco prova a mettere una pezza a colori sulla doppia multa che la polizia municipale gli contesta: la prima per mancanza del permesso sui lavori e la seconda sull'ingresso di un mezzo pesante in centro storico. Come ha spiegato al Centro il comandante della polizia municipale Antonio Litigante, l'importo totale dovrebbe aggirarsi sui 100 euro. «Ho voluto invitare a palazzo San Francesco il signor Di Toro», spiega il sindaco Casini, «dopo averlo ringraziato per il bel gesto dettato dall'amore per la sua città , annunciandogli che sarò io personalmente a pagare la multa elevata dai vigili urbani, ho sottolineato l'importanza di rispettare le regole e di concordare sempre con l'amministrazione le collaborazioni, nell'interesse di Sulmona. Il volontariato civico è importante e questa amministrazione sta lavorando, anche per iniziativa di alcuni consiglieri, proprio peril coinvolgimento dei cittadini che è importante e prezioso. Io e Di Toro abbiamo accolto insieme i numerosi giornalisti di testate nazionali nel mio ufficio, raccontando, tra una stretta di mano e un sorriso, la vicenda». Da parte sua, Di Toro aveva annunciato che avrebbe fatto ricorso contro la doppia contravvenzione, mentre un gruppo aveva lanciato su Facebook la proposta di una colletta. «Io volevo solo fare un gesto bello per la mia città»,  ribadisce Di Toro, «era più di un mese che la statua di Ovidio era stata soffocata da un mucchio di neve sporca. E a quelli che mi contestano il fatto di non aver chiesto i necessari permessi, rispondo se conoscono i tempi della burocrazia e delle autorizzazioni al Comune di Sulmona. Se avessi dovuto aspettarli, saremmo stati con la neve in piazza XX Settembre fino a Pasqua». Con buona pace di Ovidio e del bimillenario della morte.(f.p.)

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