Il sindaco pronto a dare battaglia sulle Fontari

1 Maggio 2014

L’AQUILA. Le Fontari (nuova seggiovia al posto di quella esistente) entro novembre, in tempo per la prossima stagione invernale. «Se c’è chi vuole bloccare un’opera prevista dal piano d’area del Gran...

L’AQUILA. Le Fontari (nuova seggiovia al posto di quella esistente) entro novembre, in tempo per la prossima stagione invernale. «Se c’è chi vuole bloccare un’opera prevista dal piano d’area del Gran Sasso, io chiamerò a raccolta gli aquilani. Li consulterò, se serve, con un referendum cittadino».

Il sindaco è pronto a salire sulle barricate perché ha fiutato che «gruppi di ambientalisti di Pescara e Chieti verranno sabato per un incontro. Se vengono a dire che natura va tutelata bene, ma se chi ha taciuto sui lavori a Passolanciano viene per impedire la realizzazione delle Fontari, prevista dal piano d’area, chiederò agli aquilani di partecipare in massa. Non è possibile», si scalda Cialente, «che in questa città non si possa fare niente mentre nel resto d’Abruzzo si sono fatti fare sotto il naso cose gravissime, cose sulle quali si è a lungo taciuto. Se dovessero esserci rallentamenti dell’opera studieremo la strada per chiedere il risarcimento. Se sono state fatte denunce schiererò gli avvocati. La manifestazione dovrebbero farla a Bussi, visto tutto quello che è successo». La manifestazione di sabato vuole proporre «alternative valide e realmente ecologiche agli scriteriati piani di distruzione del Gran Sasso e del Velino-Sirente in nome dello sviluppo economico».

Cialente ricorda, infine, il tormentato iter per l’insediamento dell’Accord Phoenix. «Ora l’operazione è definita», sostiene. «Tuttavia c’è stato un periodo in cui le banche e gli imprenditori hanno trovato intoppi che in Polonia, ad esempio, non ci sarebbero stati. Ho sentito sindacalisti che parlavano di discarica e iniziative consiliari contro. Le amministrazioni sono lentissime e c’è un clima di sfiducia in chi vorrebbe investire».(e.n.)

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