Il Tar riapre i centri commerciali

Gli Iper: è evidente l'errore del Comune. L'assessore: non è vero

L'AQUILA. Centri commerciali sempre aperti fino al 23 febbraio. L'avrebbe stabilito il Tar che - come hanno reso noto gli stessi Iper - avrebbe disposto la sospensione dell'ordinanza comunale fino alla data di trattazione del ricorso presentato da L'Aquilone e Globo Center. Sulla scorta della legge regionale sul commercio, il Comune ha ridotto a 44 il numero delle aperture festive, con obbligo di recupero infrasettimanale. L'assessore Fanfani nega: nessuno stop.

Per i tre centri commerciali con superficie superiore a 1.500 metri quadrati, Globo, L'Aquilone e Carrefour, è scattata anche una sanzione da 5mila euro, per il mancato rispetto dell'ordinanza.

Ieri, secondo gli Iper, la sospensiva del Tar che, di fatto, ha cambiato le carte in tavola concedendo alla grande distribuzione la facoltà di procedere ad aperture continuative, anche nei festivi, e abolendo il riposo infrasettimanale.

In ottemperanza all'ordinanza firmata dall'assessore al commercio, Marco Fanfani, e per non incorrere in una seconda sanzione, L'Aquilone e Globo Center, lunedì scorso sono rimasti chiusi come recupero dell'apertura domenicale.

Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti di categoria: «Il Tar ha concesso la sospensiva fino al 23 febbraio, quando ci sarà la discussione di merito», evidenziano, «per noi è un primo punto messo a segno. Il Comune dell'Aquila è infatti l'unico in Abruzzo ad aver applicato alla lettera le disposizioni regionali in materia di commercio, nonostante la situazione del post-terremoto».

Una decisione contestata dai colossi della grande distribuzione, che hanno tarato organici e programmazione sulla scorta di aperture continuative per tutto l'anno.

«44 giornate di chiusura obbligatoria», affermano, «equivalgono a un mese e mezzo di lavoro perso, con evidenti problemi sul fronte occupazionale. Molti lavoratori sono stati assunti per coprire i festivi e turnare sull'orario continuato. L'ordinanza del Comune impone restrizioni eccessive, che non possono essere tollerate dalle aziende e che producono un danno economico elevato».

Ieri sera l'assessore al Commercio Marco Fanfani ha però dichiarato: «La fissazione dell'udienza davanti al Tar di per sé non sospende la mia ordinanza, e quindi i grandi centri commerciali dovranno continuare a chiudere la domenica o a recuperare l'apertura festiva chiudendo di lunedì, altrimenti verranno multati, come già successo in due casi a gennaio». Insomma la guerra fra centri commerciali e Comuni sembra tutt'altro che chiusa.

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